Immobiliare, Fimaa-Camera di Commercio: tengono i prezzi delle costruzioni nuove, affitti in calo.

Appartamenti nuovi e nuove costruzioni, tengono i prezzi delle case a Milano nel 2020, con gli operatori che segnalano una domanda sempre maggiormente selettiva e attenta alla qualità, in uno scenario di mercato reso complesso dalla pandemia e dall’emergenza economica.

E’ quanto emerge dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in collaborazione con FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza, Assimpredil ANCE Milano Lodi Monza e Brianza, Fiaip Lombardia, Anama Milano, ISIVI Milano, Ordine dei Geometri della Provincia di Milano e altre associazioni di categoria ed ordini professionali del settore. Comprare una casa nuova costa in città in media 5.710 euro al mq, con una variazione positiva di +1,3% in un anno. La media in centro è di 10.228 euro al mq rispetto a 10.272 euro al mq del 2019, segnando una leggera flessione -0,4%. Nella zona nord, i prezzi passano da 4.268 euro al mq a 4.335 €/mq, +1,6%. Nel quadrante meridionale la variazione più significativa con quotazioni che crescono a +5,5%. Nella zona ovest si passa da 5.159 €/mq a 5.177 €/mq, +0,3%. In crescita la zona est, da 4.575 €/mq a 4.704 €/mq, con un incremento dei prezzi pari a +2,8%.

Per quanto riguarda, l’hinterland, da Cologno Monzese a Bresso, da Cormano a Cusano Milanino, crescono soprattutto a nord e nel quadrante est i prezzi in alcuni centri nell’hinterland milanese, in un quadro che si mantiene comunque all’insegna della stabilità per gli appartamenti nuovi. L’attenzione degli operatori si concentra sulla qualità dei servizi e sulla diponibilità di zone verdi, in un mercato che comincia a riflettere il cambio di paradigma conseguente all’emergenza sanitaria.

Per quanto riguarda il mercato delle locazioni nelle diverse zone della città, sono i prezzi massimi – per appartamenti pregiati, ben collocati e richiesti – a dovere registrare la riduzione di valore più significativa. In centro le quotazioni calano a -11% per i monolocali e a -20% per i bilocali. Nella cerchia dei Bastioni si evidenziano valori in diminuzione di -4% per i monolocali e di -5% per i trilocali. Più stabile il mercato degli affitti in Circonvallazione, in calo però per i quadrilocali e le metrature ulteriori del 9%. In periferia gli affitti segnano quotazioni in calo di -3% per monolocali e trilocali, -2% per i bilocali.
“Soprattutto in una situazione complessa e di grandi incertezze come quella conseguente alla pandemia – dichiara Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – questa rilevazione dei prezzi si conferma essere una fotografia reale, condivisa da tutte le associazioni e le organizzazioni che raccolgono i dati. L’impatto della pandemia si riflette nel settore immobiliare in modo evidente e i dati vanno letti con molta attenzione. Lo studentato, lo smart working, la maggiore sensibilità alla qualità della vita, il comparto commerciale in sofferenza ed il cambio di rotta di molte aziende rispetto ai propri uffici sono solo alcuni dei fattori che meritano la nostra attenzione; ciò affinché la nostra Camera di commercio continui ad essere di riferimento e di supporto anche per le istituzioni nei progetti di sviluppo urbano”.
Andrea Marietti, Vice Presidente Commissione Immobili, rileva come “nonostante i timori provocati dalla pandemia ed i mesi di attività mancata o ridotta, con leggero calo del numero delle transazioni, il mercato immobiliare di Milano e dell’hinterland ha mantenuto tratti di grande vitalità. I prezzi a Milano sono cresciuti in un anno in modo contenuto (+1%), ma soprattutto nelle periferie nord ed est in conseguenza di processi di gentrificazione e crescita dei servizi. Addirittura si è improvvisamente accelerato lo spostamento dalla città verso l’hinterland con una crescita del numero delle transazioni ed un aumento dei prezzi, soprattutto nelle aree a nord della città. All’opposto una significativa crisi segna il mercato dell’affitto per la drastica riduzione della richiesta di locazione a breve termine”.
I tre principali trend immobiliari della Milano 2021 saranno il passaggio dal residenziale al living, la Milano dei quartieri e la definizione di un approccio all’abitare wellness oriented – sostiene Vincenzo Albanese, Presidente FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza. Complice il grande interesse per il comparto residenziale negli ultimi mesi, si assisterà infatti a un’importante diffusione di progetti alternativi quali gli student housing, i senior living e gli sviluppi dedicati all’affitto. Si consoliderà la “città dei quartieri” nella quale la qualità dell’abitare sarà percepita come strettamente connessa alla presenza di servizi a breve distanza (città dei 15 minuti) e di verde e di quartieri mixed use. Infine, assisteremo all’affermarsi dell’approccio residenziale wellness oriented improntato a layout riconfigurabili, alla presenza di spazi esterni green, alla salubrità intesa come wellness (ossia del benessere psicofisico di spazi, materiale, luci e colori). Milano ha tutte le carte in regola per ripartire dalla discontinuità generata dalla pandemia e diventare ancora più attrattiva, non solo per i capitali internazionali, ma anche per chi la sceglierà per lavorarci, abitarci e viverci”.(MiaNews)