Vinitaly, premio Angelo Betti per la Lombardia a Marco Maggi.

È stato assegnato a Marco Maggi, viticoltore classe 1980 dell’Oltrepò pavese, il premio Angelo Betti per la Lombardia. Il riconoscimento, dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica, gli è stato consegnato al Vinitaly di Verona dall’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi.

“Un viticoltore – ha dichiarato l’assessore Fabio Rolfi – che ama il proprio territorio e che continua nella ricerca, per alzare sempre di più la qualità del prodotto. Un premio più che meritato. Fare vino in questo periodo non è semplice, tra cambiamenti climatici, costi di produzione e difficoltà nel reperire la materie prime per le bottiglie”.

“Gli agricoltori Lombardi – ha commentato – hanno spirito di iniziativa e ottimismo e anche per questo continuiamo a registrare numeri record sia in termini di qualità produttiva che di esportazioni delle bottiglie” .

Marco Maggi è titolare dell’azienda ‘Maggi Francesco’ nata negli anni ’40 a Montescano (Pavia). Fin d’allora l’azienda mira a esaltare la tradizione, la cultura e il sapore delle sue colline.
Oggi si estende su 25 ettari vitati divisi in quattro comuni: Canneto Pavese, Montescano, Castana e Montù Beccaria.

Tutte terre conosciute per i suoi grandi vini a Denominazione di origine controllata. Tra questi: ‘Bonarda’, ‘Buttafuoco’ e ‘Buttafuoco Storico’, ‘Moscato’ ‘Pinot Nero’, ‘Riesling’ e ‘Sangue di Giuda’.

“Un momento straordinariamente emozionante – ha sottolineato Maggi – che ripaga del grande lavoro iniziato da mio nonno Francesco negli anni ’40 e che portiamo avanti quotidianamente con passione ed entusiasmo. Mi auguro che questo premio possa contribuire a valorizzare ulteriormente tutta la viticoltura dell’Oltrepò Pavese. E’ un territorio meraviglioso nel quale si produce vino di qualità e che intendiamo promuovere maggiormente a livello turistico ed enogastronomico”.

La continua ricerca di nuove migliorie ha dato risultati ottimi sulla riuscita dei prodotti, elevandone negli anni il livello qualitativo e fissando uno dei principali obiettivi: la produzione di vini di alta qualità.
Nell’azienda premiata la raccolta delle uve viene fatta rigorosamente a mano per mantenere intatta la buccia fino alla pigiatura, a temperatura controllata in cantina. La potatura, operazione fondamentale per la produzione di vini importanti, viene poi affidata esclusivamente all’esperienza di poche persone. (LNews)