Coronavirus, rinviato Pane in Piazza.

I Frati Cappuccini di Missioni estere onlus con la famiglia Marinoni comunicano “con grande rammarico” che l’evento solidale Pane in Piazza 2020 previsto per Maggio è rimandato a data da definirsi, a causa della pandemia da Covid19.

I Frati operano dal Centro Missionario di piazza Cimitero Maggiore 5 a Milano, che coordina l’attività di animazione missionaria della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia.

La finalità di Pane in piazza, lo ricordiamo, è creare lavoro in Eitopia costruendo un panificio industriale, denominato St.Augustin, a Dire Dawa, nella diocesi di Harar, guidata dal Cappuccino Mons. Angelo Pagano, per dare cibo ai più poveri e un futuro ai giovani disoccupati, che sono la maggioranza della popolazione.

Il progetto è già stato avviato con un piccolo forno che fornisce pane alla casa delle Suore di Madre Teresa di Calcutta e all’orfanotrofio della città mentre una parte della produzione viene venduta per l’auto finanziamento, dando lavoro a personale locale, che è stato formato in Italia nel 2017. E’ già stata avviata anche una scuola di formazione locale di artigiani dell’arte bianca per trasmettere loro un mestiere ricco di soddisfazioni.
Il Direttore del Centro Missioni Estere onlus Fra Marino Pacchioni con Cesare Marinoni dichiarano: “Ci vediamo costretti, nostro malgrado, a rinunciare al nostro grande progetto di poter realizzare la terza edizione di ‘Pane in Piazza’, che avrebbe dovuto svolgersi dal 1 al 10 maggio nella nostra prestigiosa e amata piazza del Duomo, a Milano, causa le disposizioni governative emanate giustamente per il contenimento della pandemia da Coronavirus. Stante la grave e difficile situazione in cui ci troviamo tutti, siamo comunque ottimisti pensando che non appena avremo sconfitto questo virus, e ognuno di noi avrà ripreso la propria vita e la propria attività, potremo tornare più motivati, più convinti e più orgogliosi che mai a perseguire il progetto solidale ‘Pane in piazza’ che ormai appartiene a tutta la cittadinanza.
Ringraziamo in primis le amiche fornarine e gli amici panificatori che da tutt’italia si erano già resi disponibili a venire a lavorare gratuitamente nella tensostruttura distogliendo tempo e energie alle proprie attività quotidiane e alle proprie famiglie!
Ringraziamo fin d’ora tutte le aziende conosciute e contattate che si erano rese disponibili a sostenerci con attrezzature e materiale per noi preziosi ed indispensabili per la produzione e la realizzazione di tutti i prodotti panari e dolciari sfornati sotto il tendone di ‘Pane in Piazza’; un altro pensiero di ringraziamento va a tutti quegli enti, in particolare il Comune di Milano, con il sindaco Sala, e a quelle organizzazioni no-profit che quest’anno abbiamo incontrato e con cui avevamo progettato degli “eventi collaterali Fuori Salone” proprio nei giorni di ‘Pane in Piazza’. Teniamo a dire a tutti che siamo stati onorati di aver conosciuto le singole realtà e ci auguriamo che presto potremo riprendere i progetti che avevamo appena abbozzato per il 2020
“.

Cesare Marinoni in particolare sottolinea: “Infine ultimi, ma primi nei nostri cuori, un grazie ai volontari vicini a Missioni Estere Cappuccini Onlus che hanno abbracciato insieme a noi e ai panificatori e alle aziende l’idea di poter realizzare un grande progetto di fratellanza e concreta solidarietà che solo un alimento come il pane, in quanto alimento di vita, può generare”.

Cesare Marinoni invita “aziende, enti e volontari a rimanere in contatto con l’organizzazione di ‘Pane in piazza’, sperando che Pane in piazza con tutto il   suo significato di speranza e gioia possa essere il primo evento pubblico a Milano dopo la tempesta del Coronavirus“.

 

Il progetto ‘Panificio Saint Augustin’

Il panificio industriale dedicato a St. Augustin a Dire Dawa, Diocesi di Harar, in Etiopia,  dovrà avere una capacità produttiva di 4000 quintali all’anno, necessaria per colmare parte dell’enorme divario fra domanda e offerta di pane sul territorio, e per sostenere le opere della Diocesi. Con i proventi delle prime edizioni di Pane in piazza da Settembre 2018 è già stato avviato il forno e sono stati formati due giovani etiopi per poterlo far funzionare ed istruire gli altri colleghi. Sono Tewodros e Abiy, che hanno studiato al Ciofs di Cinisello Balsamo e poi hanno fatto un periodo di lavoro nel panificio di Luca Piantanida a Coggiola. Un prezioso obiettivo è raggiunto: questo primo panificio già rifornisce di un buon quantitativo di pane i più poveri tra i poveri come i 1500 ospiti dell’Istituto delle Suore di Madre Teresa di Calcutta e 150 bambini orfani. E sono stati avviati i primi corsi di panificazione per i ragazzi dell’orfanatrofio per prepararli al mondo dell’Arte Bianca.

Per sponsorizzare ‘Pane in Piazza’: marinoni@marinoni.com

Per donare: https://www.missioni.org/come-aiutarci/ specificando la causale Panificio Harar.