Barilla, il report di sostenibilità 2021, -31% di emissioni di CO2 in 10 anni, packeging interamente riciclabile, prodotti riformulati e solidarietà.

Pasta, sughi e prodotti da forno sempre più sostenibili, innovativi e con un miglior profilo nutrizionale: Negli ultimi 10 anni il Gruppo Barilla ha riformulato 476 prodotti migliorandone il profilo nutrizionale di e ridotto del -31% le emissioni di CO2 eq. e del 23% il consumo idrico per tonnellata di prodotto finito.  Impatto zero sul Pianeta per quattro brand – Wasa, Gran Cereale, Mulino Bianco e Harrys – che hanno raggiunto la totale compensazione di CO2 equivalente. E ancora, la concreta vicinanza alle comunità, in un anno caratterizzato dalla Pandemia da Covid-19, in cui Barilla ha effettuato donazioni pari a oltre 5 milioni di euro e circa 3.500 tonnellate di prodotti. E il supporto allo sviluppo dell’agricoltura locale nel segno di qualità, sostenibilità e sostegno economico, con il Manifesto per la Coltivazione del grano duro in Italia e i disciplinari per la coltivazione sostenibile del grano tenero in Italia e Francia.

Sono alcuni highlights del nuovo rapporto di sostenibilità del Gruppo Barilla pubblicato oggi, 22 luglio, sul sito Barillagroup.com che evidenzia i risultati raggiunti dall’azienda di Parma per il benessere delle persone, per l’ambiente e per le comunità.

CONTINUA L’IMPEGNO PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI: 4 BRAND CARBON NEUTRAL

Dal 2010 ad oggi, il Gruppo di Parma ha ridotto del -31% le emissioni di CO2 eq.e del 23% il consumo idrico per tonnellata di prodotto finito. Mentre il 64% del totale dell’energia elettrica acquistata è dotata di certificazione di Garanzia d’Origine, che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate.Va in questa direzione il traguardo della completa neutralizzazione delle emissioni di gas a effetto serra dei brand Wasa, Gran Cereale, Harrys e Mulino Bianco, i primi ad aver raggiunto la totale compensazione di CO2.

PACKAGING SOSTENIBILE, RIDUZIONE DELLA PLASTICA E UTILIZZO DI CARTA IN FIBRA VERGINE

Come si legge dal rapporto di sostenibilità 2021, anche il packaging dei prodotti Barilla racconta una storia di rispetto per le risorse del Pianeta. Barilla si è data l’impegno di raggiungere nei prossimi mesi il 100% delle confezioni progettate per essere riciclabili. Per rendere le confezioni sempre meno impattanti, i principi guida a cui si ispira Barilla prevedono l’utilizzo di carta e cartone in sostituzione alla plastica laddove le caratteristiche di sicurezza del prodotto e organolettiche del prodotto lo permettono. E l’utilizzo di carta e cartone in fibra vergine provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

IL SUPPORTO ALLE COMUNITA’ DURANTE L’EMERGENZA COVID-19

La sostenibilità in Barilla è anche attenzione alle persone e alle comunità locali. sin dai primi mesi di emergenza Coronavirus dello scorso Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente per un totale di oltre 5,5 milioni di euro e circa 3.500 tonnellate di prodotti donati.

60 PRODOTTI LANCIATI O RIFORMULATI NEL 2020, CECILLE E LENTILLE A COLAZIONE

In 10 anni Barilla ha riformulato 476 prodotti, 26 dei quali nel 2020, riducendo il contenuto di grassi, grassi saturi, sale e zucchero o incrementando il contenuto di fibre. A supporto di tali attività, nel solo 2020, sono stati investiti 40 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo. Barilla, palm-oil free dal 2016, lo scorso anno ha immesso sul mercato 34 nuovi prodotti che raccontano il suo modo di fare business: prodotti senza zuccheri aggiunti, ricchi di fibra, integrali, a base di legumi o monoporzionati. Ed è di pochi mesi fa il lancio in Italia di Cecille e delle Lentille, che porta a colazione il gusto della farina di legumi: una vera e propria rivoluzione legata al primo pasto della giornata che mette al centro un ingrediente simbolo della dieta Mediterranea. Anche all’interno della gamma di prodotti Gran Cereale è stato lanciato un nuovo frollino con fiocchi di ceci, mais, lenticchie e cioccolato: una variabilità di ingredienti importanti per migliorare la biodiversità.

IN UN ANNO +19% DELLE MATERIE PRIME STRATEGICHE ACQUISTATE RESPONSABILMENTE

Il 2020 è stato un anno chiave per lo sviluppo di progetti di agricoltura sostenibile di Barilla, perché chiude un decennio di innovazioni e investimenti e conferma quanto le filiere sostenibili siano anche le più resilienti. Nel 2020 il totale delle materie prime strategiche acquistate responsabilmente è cresciuto del +19% e vede coinvolte 10.000 aziende in progetti di agricoltura sostenibile. Barilla, inoltre, si avvale di 2 disciplinari per la coltivazione sostenibile del grano tenero: Carta del Mulino e Carta di Harrys. E anche pomodori e basilico per realizzare i sughi e i pesti Barilla sono coltivati, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra la raccolta e la lavorazione del prodotto. Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta, di cui Barilla è leader mondiale. Il 90% del grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del Gruppo, viene acquistato dal mercato locale e il 42% mediante contratti di coltivazione. E con il Manifesto del Grano Duro”, lanciato nel 2020, traduce il suo impegno concreto a sostegno della filiera agricola italiana.

RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI PER L’IMPEGNO SU BENESSERE ANIMALE E D&I

Da anni Barilla è impegnata nell’assicurare che tutti i fornitori di materie prime di origine animale, rispettino non solo i requisiti di legge, ma anche i più elevati standard e criteri del benessere animale. A testimonianza di questo impegno, Barilla è stata insignita, unica azienda al mondo nel 2020, anche della Special Recognition da parte di CIWF, Ong con cui Barilla ha redatto le sue Linee Guida Barilla sul Benessere Animale.

Nel 2020 Barilla è stata inoltre la prima azienda italiana ad aggiudicarsi il “Catalyst Award” introducendo iniziative che hanno permesso la valorizzazione della leadership femminile sul posto di lavoro e aumentato l’inclusione di tutti i dipendenti Barilla nel Mondo.

Barilla ha inoltre aderito al Codice di condotta dell’Unione Europea sulle pratiche di marketing e di business responsabili nella filiera alimentare, formalizzando i suoi impegni in tre aree: riduzione delle emissioni, filiere di approvvigionamento sostenibili e packaging.

 

MOBILITA’ SOSTENIBILE, IN CRESCITA IL TRASPORTO INTERMODALE IN EUROPA E IN ITALIA

Da diversi anni Barilla è impegnata a ridurre l’impatto ambientale del trasporto di materie prime e prodotti finiti. Da marzo 2020, il 70% dei prodotti destinati dall’Italia alla Germania viene spedito con una soluzione intermodale frutto di una partnership sviluppata con GTS Logistic, che “taglia” circa 5.000 camion all’anno, con un risparmio di circa 6.000 tonnellate di CO2eq. Un impegno che, a maggio 2021, ha tolto altri 6mila camion dalle strade italiane, grazie all’attivazione di un collegamento degli interporti dell’Emilia-Romagna con quelli del Sud.

NEL 2020 FATTURATO DEL GRUPPO BARILLA A 3.890 MILIONI DI EURO

E l’impegno profuso per rendere sempre più sostenibile il suo modello di business è stato riconosciuto anche dal mercato. Nel 2020, il fatturato del Gruppo Barilla è stato pari a 3.890 milioni di euro (+9% al netto dell’effetto cambio rispetto al 2019), con pasta, sughi e piatti pronti a rappresentare il 55,2% del fatturato e i prodotti da forno il 46,2%. Confermato il piano globale, già in corso, di investimenti in Italia: 1 miliardo di euro nel quinquennio 2020-2024 su tre filoni strategici: rinnovamento degli asset industriali, sviluppo delle filiere strategiche di approvvigionamento, acquisizioni nel territorio italiano.

Il Gruppo Barilla è oggi presente in oltre 100 paesi con 30 siti produttivi (15 in Italia e 15 all’Estero) e dà lavoro a 8.591 persone. La passione per la qualità, la continua ricerca di ricette eccellenti e la capacità di coniugare tradizione e innovazione hanno consentito ad un piccolo negozio di pane e pasta, aperto nel 1877 a Parma, di diventare il leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa Continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi Nordici.