Ultradim, primo appuntamento Barocco Elettronico e Vega martedì 15 in Triennale.

Mercoledì 15 settembre 2021, alle 21.00, Triennale Milano presenta il primo appuntamento di ULTRADIM, un progetto di Davide Giannella, che vede protagonisti BAROCCO ELETTRONICO (Elena Rivoltini) e VEGA.

In scena un lavoro inedito scritto a quattro mani: una performance audiovisuale incentrata sulla fusione tra musica barocca, materiale d’archivio e ricerca sugli immaginari contemporanei, per condividere con il pubblico riflessioni attorno al valore dei riti collettivi e della partecipazione culturale verso nuove e possibili formule.

ULTRADIM è una piattaforma di ricerca e confronto attorno ai rapporti e agli intrecci tra dimensione digitale e analogica, ai tentativi di integrazione tra esperienza organica e inorganica, tra sperimentazioni tecnologiche e artistiche, tra linguaggi della tradizione e strumenti del futuro, tra la densità dello spazio/tempo e la rarefazione dei dati.

Da tempo, nell’ambito della produzione artistica e culturale, ci si interroga su nuovi formati espositivi e fruitivi. La chiusura di musei, gallerie, teatri, cinema e sale da ballo durante la pandemia e la loro progressiva riapertura ha accelerato e radicalizzato queste esigenze di rilettura.

Come potremo tornare a una dimensione pubblica e collettiva dell’esperienza artistica? Come condividerla? Come poterne essere partecipi direttamente? Come superare la freddezza e la piattezza delle piattaforme digitali? Come salvaguardare artisti, progetti e pubblico?

ULTRADIM nasce come conseguenza a questi quesiti nell’intenzione, più che di dare risposte, di generare delle proposizioni a riguardo.

Questo appuntamento rientra nel palinsesto di Triennale Estate, un progetto rivolto a tutta la città per tornare a vivere insieme la cultura. L’obiettivo di Triennale Estate è dare voce a diversi temi: dal design all’architettura, dalla rigenerazione urbana alla fotografia al teatro e alle performing arts, con una particolare attenzione a tematiche quali sostenibilità, green, diversity, dialogo intergenerazionale, valorizzazione delle figure femminili nell’arte contemporanea e con il contributo di discipline come la storia e la filosofia quali ulteriori chiavi di lettura per interpretare il contemporaneo.

 

Il prossimo appuntamento di ULTRADIM:

23 settembre 2021, ore 21.00

Anna Franceschini e Leila Hassan

I Partner Istituzionali Eni e Lavazza, l’Institutional Media Partner Clear Channel e il Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano. Il Main partner Intesa Sanpaolo e il Partner Lumina sostengono Triennale Milano per il progetto Triennale Estate.

 

Elena Rivoltini

Elena Rivoltini lavora come performer, attrice, cantante lirica e compositrice di musica elettronica. Diplomata presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, porta avanti parallelamente gli studi di canto lirico rinascimentale e barocco. È fondatrice di Barocco elettronico, progetto performativo che unisce musica antica, musica elettronica e visual art. Esplora le potenzialità drammaturgiche dello strumento vocale attingendo alla musica sacra, al canto gregoriano, alla techno, al Teatro della phoné e ai vocalist progressive trance degli anni novanta. È autrice ed esecutrice di performance per spazi teatrali e non, come club, gallerie d’arte, cappelle sacre e parcheggi. Nel 2020 è attrice ne La filosofia nel boudoir di D.A.F. De Sade (Biennale Teatro di Venezia) spettacolo per cui compone ed esegue live gli arrangiamenti polifonici con una loop station. Nello stesso anno è protagonista ne I Cenci di Giorgio Battistelli alla Biennale Musica di Venezia. Ha lavorato con Bob Wilson in Odyssey.

 

VEGA

VEGA (Francesca Pionati e Tommaso Arnaldi) è un collettivo di registi e artisti di base a Roma. La loro ricerca nasce dall’urgenza di sviluppare una relazione tra elementi predefiniti o già contestualizzati (materiali d’archivio, storie, tradizioni e rituali) e linguaggi ed estetiche contemporanee, mettendo in discussione tutti gli elementi fondanti e dando spazio alle minoranze come potenze in divenire. Indagano principalmente personaggi e storie dell’Italia, con una visione gotico-cosmico-mediterranea. Nata all’incrocio tra video arte e docu-fiction, la loro pratica incorpora elementi performativi, nel tentativo di integrare la fisicità e la presenza del corpo con la qualità immateriale e la semiotica del video.