SCala, anteprima per gli Under 30 dello spettacolo della prima.

7 dicembre - A riveder le stelle - La serata scaligera coinvolge la prosa

“Sapete quanto è importante per noi coinvolgere i giovani spettatori”: ha iniziato con queste parole il sovrintendente della Scala Dominique Meyer a presentare l’anteprima riservata agli Under 30 dello spettacolo che il 7 dicembre inaugurerà la stagione del teatro.

Una inaugurazione anomala senza pubblico e senza un titolo d’opera ma con uno spettacolo di arie in diretta Rai che ha avuto un’anteprima altrettanto anomala, in streaming riservata solo agli iscritti al programma La Scala UNDER30, cioè a chi ha acquistato un Pass o un Abbonamento UNDER30 per la Stagione 2019/2020 e ai vincitori del contest “Il mio 7 dicembre” (#ilmio7dicembre), lanciato dal teatro sui social per raccogliere ricordi ed emozioni delle scorse inaugurazioni.

Non si tratta dello spettacolo che sarà trasmesso su Rai 1 ma di una serie di backstage, prove in diretta e interviste che hanno permesso ai ragazzi di capire cosa andrà in scena: una serie di arie famose, tre balletti (Manuel Legris, nuovo direttore del ballo li ha raccontati), il tutto legato da una narrazione fatta da protagonisti del mondo della prosa. Un modo, ha spiegato il regista Davide Livermore, per rendere “più comunicativa e attuale la

rappresentazione della vita” che si trova nel melodramma. In questo d’aiuto è anche il linguaggio cinematografico. E infatti filmati e realtà aumentata proiettati sul fondale del palco creano la scenografia fra l’attuale e il distopico della rappresentazione. Sul palco salgono e si muovono i 25 cantanti (di fama mondiale) che partecipano, mentre l’orchestra è sistemata, e distanziata, su una pedana sistemata sopra la platea, riempiendo in questo modo il teatro dove manca il pubblico.

“L’opera è una cosa semplice che parla al cuore e alla pancia mettendo in musica gli affetti” ha spiegato Meyer con accanto il tenore Vittorio Grigolo, famoso oltre che per aver cantato nei maggiori teatri del mondo per aver partecipato alla trasmissione Amici. “Abbiamo bisogno di voi giovani – ha detto – non importa essere superincravattati perchè l’opera è per tutti, perché parla di emozioni”. (ANSA).