“La ricostruzione post Covid deve essere anche fisica e non solo digitale. Dalla Scala, che riapre al pubblico, parte un grande segnale di fiducia e di coraggio per Milano e per il Paese a rimettersi in cammino.
Come nel 1946 il concerto di Toscanini al Piermarini segnò l’inizio della rinascita del dopoguerra, ci auguriamo che i concerti di Chailly e Muti possano davvero aprire la stagione di una nuova crescita culturale, economica e sociale italiana”.