Salone del Mobile 2022, l’anno della rinascita

Per quanto di successo, il Supersalone tenutosi nel settembre del 2021 ha avuto una mera funzione di transizione tra il prima e il dopo. È il Salone del Mobile 2022 a dover riprendere il filo di un discorso interrotto nel 2019, celebrando contemporaneamente il suo 60esimo compleanno. Dopo un ulteriore rinvio motivato dalla diffusione della variante Omicron nei primi mesi dell’anno, infatti, la manifestazione è confermata per il 7-12 giugno, a Rho Fiera Milano. Presentata in marzo al Teatro Lirico di Milano – appena riaperto in seguito a una ristrutturazione lunga vent’anni – avrà il compito di ribadire e di aggiornare i valori del settore in seguito a due anni di grandi cambiamenti. E contemporaneamente di dimostrare che si può tornare a organizzare grandi eventi nella sicurezza di tutti.

Cosa vedremo al Salone del Mobile 2022

Qualità, innovazione, creatività, ma anche sostenibilità e inclusività, salute e benessere. Ecco le parole chiave del Salone del Mobile 2022, che aziende, designer e architetti saranno chiamati a raccontare attraverso le soluzioni d’arredo, con uno sguardo al futuro. A rappresentare lo spirito della 60 edizione ci penserà la grande installazione di Mario Cucinella “Design with Nature”, ospitata dal padiglione 15 di S.Project. 1400 mq di pura interattività, che metteranno a tema il rapporto tra uomo e natura e permetteranno di esplorare nuovi modi di vivere gli spazi, all’insegna della sostenibilità sociale e ambientale.

Proprio questo sarà il fil rouge del Salone 2022, che, oltre ai numerosi espositori di arredi e complementi, ospiterà anche talks, conversazioni e dibattiti con ospiti internazionali. Un concerto dell’Orchestra Filarmonica e un balletto di Roberto Bolle apriranno la manifestazione al Teatro alla Scala, a testimoniare dialogo tra le arti e le idee. E il Fuorisalone porterà in città le riflessioni sull’abitare a tema “Tra Spazio e Tempo”, già dal 6 giugno.

La manifestazione è perciò un’occasione per i protagonisti del settore di raccontare la loro storia, valorizzando la propria identità e i propri contenuti. Il Salone è infatti ormai imperdibile per chiunque graviti attorno al mondo del design e ha l’ulteriore compito di suggerire nuovi modi di esporre, progettare, produrre e distribuire. «Oggi più che mai serve un approccio etico al design», ha dichiarato in proposito la Presidente del Salone Maria Porro.

 

Espositori e protagonisti del Salone

Nei 6 giorni della manifestazione, infatti, si raduneranno a Rho Fiera Milano oltre 2000 espositori raggruppati in cluster tematici e relativi a diversi ambienti: living, cucina, camera, bagno, outdoor, workplace, wellnes e arredo per bambini. Non solo il Salone Internazionale del Mobile e il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, ma anche le biennali del Salone Internazionale del Bagno e di EuroCucina, abbinata a FTK (Technology For the Kitchen). E poi l’arredamento da ufficio, caratterizzato da trasformazioni particolarmente significative e protagonista di Workplace3.0, dove figurerà anche Divisione Ufficio, tra i massimi esempi di eccellenza milanese del settore.

Confermato anche il SaloneSatellite a tema “Designing for our future selves”, che spinge ancora di più su ricerca e innovazione ospitando oltre 600 espositori esclusivamente under 35. Dando spazio a giovani talenti e lavori di scuole e università specializzate, ha anche l’obiettivo di stimolare riflessioni sui percorsi educativi nel design e di mettere in contatto gli aspiranti professionisti con il mercato del lavoro. E poi c’è S.Project, che, anche grazie all’installazione di Cucinella, si chiederà come ripensare gli spazi, anche quelli espositivi.

Il Salone del Mobile si conferma così, a 60 anni dalla sua nascita, una delle principali vetrine mondiali del legno-arredo. «Pochi eventi sono in grado di celebrare il “saper fare” e il “saper fare bene” come fa il Salone del Mobile», ha commentato il sindaco di Milano Beppe Sala. La manifestazione è infatti ormai identitaria anche per la città di Milano, emblema di qualità, di creatività e, da oggi, anche di sostenibilità.