Sala: il Salone del Mobile si faccia, ci sarà Mattarella all’inaugurazione.

“La collaborazione di Milano con il Salone del Mobile è ultra decennale e stiamo attenti perché non è così scontato che non ci siano altre città Europee che in queste difficoltà possano inserirsi e possano reclamare un ruolo importante nel design, cosa che da sindaco di Milano non posso permettere, per cui rifletteteci”: così il sindaco Giuseppe Sala in un video pubblicato su Facebook facendo un appello agli operatori del settore arredo per scongiurare la cancellazione della manifestazione a settembre.

Il Comune di Milano ha già ricevuto dal Quirinale la conferma della disponibilità del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad essere presente a Milano per l’inaugurazione del Salone del Mobile a settembre.

“Questa è una lettera che abbiamo ricevuto giusto ieri dal Quirinale, ci conferma la disponibilità del presidente Sergio Mattarella ad essere a Milano il 5 settembre per l’inaugurazione del Salone del Mobile – dice Sala mostrando la comunicazione arrivata a Palazzo Marino. – Salone che però è in bilico per la percepita indisponibilità di una parte degli espositori ad esserci e le dimissioni di ieri del presidente Claudio Luti non sono certo un buon segnale” prosegue il sindaco.

“Mi voglio rivolgere, e spero di avere la città con me, agli operatori del settore dell’arredo. Se il loro dubbio è che i tempi sono stretti lo capisco, ma tutti noi abbiamo fatto i salti mortali in questa fase per cercare di porre rimedio alle urgenze che la pandemia ci ha portato ad affrontare. Se il loro dubbio è che i loro investimenti non avranno il ritorno degli anni precedenti, non è un dubbio, lo so anche io. Però sono mesi che stiamo lavorando per protocolli sanitari, affrontare questioni logistiche per mettervi nelle condizioni di partecipare”: così il sindaco Giuseppe Sala in un video su Facebook, lanciando un appello agli operatori dell’arredo contro il rischio di cancellazione dell’edizione 2021 del Salone del Mobile. “In questa fase voi avete pagato come tutti le conseguenze della pandemia ma decisamente di meno. Ci sono categorie, come i ristoratori, gli albergatori, i servizi e chi si occupa di comunicazione e molti altri che hanno bisogno di lavorare. In questi momenti le comunità si stringono non esistono temi di debiti o crediti, esiste il tema della generosità”, conclude Sala. (MiaNews)