Romanticismo italiano in mostra, 200 opere in omaggio a Milano

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Per la prima volta una mostra illustrerà il contributo dato dall’Italia al Romanticismo, il movimento che tra la fine del Settecento e il secolo successivo rivoluzionò il sentire artistico occidentale. Dal 26 ottobre al 17 marzo alle Gallerie di Italia e al Museo Poldi Pezzoli di Milano 200 opere di artisti italiani e stranieri, da Hayez a Corot, da Turner a Molteni, racconteranno un periodo che, anche attraverso la musica, la letteratura e la poesia, ha plasmato l’epoca moderna.

La rassegna abbraccerà un arco di tempo che andrà dai fermenti preromantici fino alle ultime manifestazioni di un movimento che, almeno in Italia, avrà termine con l’Unità d’Italia e con l’affermazione del Realismo, pura antitesi del Romanticismo. Il percorso sarà articolato in diverse sezioni (dodici alle Gallerie d’Italia e cinque al Museo Poldi Pezzoli) che narreranno la nuova fortuna raggiunta da alcuni generi, prima considerati ‘minori’: innanzitutto il paesaggio, con il nuovo sentimento della natura, con i dipinti di Caspar David Friedrich che apriranno la mostra con la loro visione sentimentale della natura. Ma anche la rappresentazione della vita del popolo, la ‘pittura urbana’ intesa come vero e proprio riscatto dei miserabili.

Ci saranno poi i protagonisti italiani dell’epoca, tra tutti il Manzoni e i suoi Promessi Sposi. In mostra i due dipinti per cui l’autore, pur schivo e refrattario a farsi immortalare, accettò di posare (nel 1835 per il genero Massimo d’Azeglio e il suo amico Molteni, nel 1841 per Hayez), circondati da una serie di immagini che documentano la popolarità goduta nel periodo dai Promessi Sposi e dai suoi personaggi. La mostra infatti vuol anche essere un invito a conoscere la Milano romantica, non solo i luoghi, ma anche i protagonisti che assieme a Manzoni la resero la capitale italiana del movimento, come Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi. Ci saranno non a caso alcuni costumi provenienti dalla Scala, delle più famose opere ottocentesche: il Nabucco, Anna Bolena o Lucia di Lammermoor, che assieme a video di spezzoni delle opere liriche racconteranno il successo di un genere proseguito per tutto il Novecento.

Quello di ‘Romanticismo’ è un itinerario, ha spiegato Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, che permette di riscoprire “un’appassionante stagione artistica e culturale, che vide l’Italia confrontarsi con la modernità alla ricerca di un’identità nuova”.