Progetto DYCE, sabato 12 e domenica 13 a cura di Divertimento Ensemble.

Sabato 12 dicembre alle 18.00 sulla pagina facebook e sul canale youtube di Divertimento Ensemble, la formazione guidata da Sandro Gorli propone al pubblico i pezzi appositamente scritti dai quattro compositori che hanno vinto DYCE – discovering young composers of europe, il progetto europeo che in due anni ha selezionato i migliori giovani compositori di scuola europea.

Domenica 13 dicembre dalle 10.30 gli esiti del progetto DYCE saranno presentati al pubblico in occasione di un convegno online, con la partecipazione di compositori/docenti di composizione di fama internazionale.

I VINCITORI DI DYCE SONO:

 

JOÃO CEITIL (Portogallo, 1984)

Scuola di provenienza

Koninklijk Conservatorium Den Haag, Olanda

COMPOSIZIONE: SarabaNde per ensemble (2020)

 

ANDREAS TSIARTAS (Cipro, 1986)

Scuola di provenienza:

University of York, Regno Unito

COMPOSIZIONE: Ìérkos per ensemble (2019/20)

 

JUHANI-T VESIKKALA WITTMACHER (Finlandia, 1990)

Scuola di provenienza:

Accademia di Arti performative di Praga, Repubblica Ceca

COMPOSIZIONE: into these worldless houses per ensemble (2019/20)

 

YIQING ZHU (Cina, 1989)

Scuola di provenienza:

Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Stuttgart, Germania

COMPOSIZIONE: Partita per sestetto (2019)

 

 

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PROGRAMMA DEL CONCERTO

Sabato 12 dicembre ore 18.00

 

Sandro Gorli racconta i due anni di lavoro con i vincitori di DYCE

João Ceitil, Andreas Tsiartas, Juhani-T Vesikkala Wittmacher, Yiqing Zhu

e con i partner Cikada Ensemble, Ensemble U:,Taller Sonoro

 

João Ceitil, SarabaNde per ensemble (2020)*

 

Andreas Tsiartas, Ìérkos per ensemble (2019/20)*

 

Juhani-T Vesikkala Wittmacher, into these worldless houses per ensemble (2019/20)*

 

Yiqing Zhu, Partita per sestetto (2019)*

 

Divertimento Ensemble

Sandro Gorli direttore

 

*prima esecuzione italiana

 

Il concerto viene trasmesso sulla pagina facebook, sul canale youtube e sul profilo instagram di Divertimento Ensemble

 

 

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PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Domenica 13 dicembre

 

I risultati del progetto DYCE sono al centro della giornata di Convegno che i partner del progetto, dopo due anni di lavoro comune e di giornate di confronto interno, aprono a compositori, musicologi e al pubblico che li segue in tutta Europa: un’occasione di ascolto e di confronto sul valore della musica d’arte oggi, sui temi del suo insegnamento alle giovani generazioni e della sua diffusione in Europa e nel mondo.

 

ore 10.30 – 12.30

Composition Teaching in Europe Today

 

Partecipano:

Frédéric Durieux, Sandro Gorli, Hanspeter Kyburz, Gabriele Manca

 

Modera Roberto Andreoni

 

 

ore 14.30 – 16.30

DYCE: Reflecting on Project Outcomes

 

Partecipano:

Cikada Ensemble, Divertimento Ensemble, Ensemble U:, Taller Sonoro

 

I compositori vincitori di DYCE:

João Ceitil, Andreas Tsiartas, Juhani-T Vesikkala Wittmacher, Yiqing Zhu

 

Hanspeter Kyburz giurato del Concorso DYCE

 

Modera Roberto Andreoni

 

Il convegno è aperto al pubblico previa registrazione a questo link: https://form.jotform.com/203352070777353

 

 

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DAL PROGRAMMA DEL CONCERTO

 

Avrebbe dovuto tenersi in presenza il concerto con le nuove composizioni dei quattro compositori selezionati nel 2019 dal progetto europeo DYCE Discovering Young Composers of Europe, ideato da Divertimento Ensemble e sostenuto dall’Unione Europea nel quadro del programma Europa Creativa; progetto che coinvolge, oltre a Divertimento Ensemble, il norvegese Cikada Ensemble, l’estone Ensemble U: e lo spagnolo Taller Sonoro.

Non potendo incontrarsi, il concerto viene trasmesso in diretta streaming dalla sede di Divertimento Ensemble alla Fabbrica del Vapore. Si tratta dell’ultimo appuntamento di Rondò 2020, oltre che del concerto conclusivo di DYCE. Particolarità del progetto quella di offrire ai compositori vincitori l’esecuzione dei lavori appositamente scritti per il Concorso da parte di tutti gli Ensemble coinvolti.

Per il pubblico un’esperienza interessante di ascolto multiplo e di comparazione delle diverse esecuzioni, che sono disponibili online, sulla pagina facebook di Divertimento Ensemble.

 

Ai quattro compositori vincitori del progetto DYCE, protagonisti del concerto abbiamo chiesto di raccontarci i loro lavori.

 

João Ceitil (Portogallo, 1984)

Scuola di provenienza: Koninklijk Conservatorium Den Haag, Olanda

SarabaNde per ensemble (2020)

SarabaNde: si riferisce a una forma musicale del periodo barocco, così come il brano Chaconne con cui sono stato selezionato per partecipare al progetto DYCE.

C’è una caratteristica importante in entrambi i pezzi, che è legata alla ripetizione in musica. Mi piace che il pubblico faccia un riferimento costante agli eventi musicali passati mentre ascolta nel presente, e che a un certo punto inizi a crearsi delle aspettative rispetto agli eventi musicali futuri.

Credo che la ripetizione sia uno dei modi per stimolare questo meccanismo di percezione, ed entrambe le forme musicali citate sono strutturate, sono basate su questo processo di ripetizione.

Altra caratteristica importante di questo nuovo pezzo è legata al modo di suonare. Ho chiesto ai musicisti di eseguirlo con prassi esecutiva barocca. Nel periodo barocco, in particolare negli strumenti ad arco, l’arco era ricurvo e creava una sorta di effetto “fade-in” e “fade-out”, che ritengo un gesto musicale molto bello. Ho voluto inserirlo nel mio pezzo e ho utilizzato una notazione speciale per evidenziarlo. Prendiamo i fiati, per esempio: questa prassi esecutiva non è sempre caratteristica per loro, ed io ho voluto evidenziarla in partitura per essere certo che i musicisti possano seguire questa mia idea. (João Ceitil)

 

Andreas Tsiartas (Cipro, 1986)

Scuola di provenienza: University of York, Regno Unito

Ìérkos per ensemble (2019/20)

Il mio nuovo pezzo, scritto per un ensemble di sei elementi e commissionato da DYCE con il sostegno del programma Europa Creativa dell’Unione Europea, si intitola Ìérkos. La parola appartiene al dialetto locale di Cipro per indicare il rituale della natura di “benedire la terra”: questo avviene all’inizio dell’autunno, quando la prima pioggia spiana il terreno preparandolo per l’aratura o la semina. La parola si conserva al giorno d’oggi per indicare un atto di benedizione o di santificazione della Terra, creando così uno “spazio sacro” per lo sviluppo del nuovo raccolto.

L’idea di spazi sacri ha costituito una parte significativa del mio percorso compositivo per quasi un decennio: suoni che si sviluppano come fratture della memoria, appartenenti al passato e al presente, oppure premonizioni del futuro; oppure ancora, come amo dire di molti miei pezzi, un rituale del suono.

In questo pezzo, tuttavia, creare uno spazio sacro a partire da fratture della memoria diventa un nuovo parametro per il mio processo compositivo in generale: significa disporre l’intero materiale del pezzo nell’acustica di uno spazio sacro immaginario; vuol dire, in un certo senso, proiettare l’architettura di questo spazio immaginario, che gradualmente si rivela alle nostre orecchie attraverso il suono.

Un grazie speciale per DYCE, progetto davvero unico, estremamente originale e prezioso per noi giovani. Come la prima pioggia che prepara il terreno per la semina. (Andreas Tsiartas)

 

Juhani-T Vesikkala Wittmacher (Finlandia, 1990)

Scuola di provenienza: Accademia di Arti performative di Praga, Repubblica Ceca

into these worldless houses per ensemble (2019/20)

Durante il 2018 e all’inizio del 2019 ho scritto Chosen families, composizione con cui sono stato selezionato dal Progetto DYCE. Ho composto parte della musica raggruppando famiglie strumentali, trame e tipi di suoni: si tratta di una scelta strategica, utile a chi ascolta.

Le domande sul modo in cui percepiamo il suono mi hanno portato a pormi i comuni interrogativi sull’identità personale, ciò che siamo senza saperlo, ciò che facciamo per “diventare”, la percezione che abbiamo in relazione a ciò che già esiste. Tutte e tre le prospettive possono fornire strategie fruttuose per ascoltare.

Il nuovo pezzo, commissionato per DYCE è scritto per lo stesso organico di Chosen families, anche se è di durata decisamente superiore, 15 minuti, e si intitola into these worldless houses (in queste case senza mondo).

Anche in questo caso si tratta di musica che certamente richiede all’ascoltatore un atteggiamento attivo; musica che offre di tutto fuorché soluzioni facili. E se molta musica mira al raggiungimento di effetti universali, condivisibili da ogni ascoltatore, questa mia musica mira ad associazioni profondamente personali.

In questo mi sento in linea con il concetto di “senza mondo”, come lo descrive la filosofa Hannah Arendt: il mondo ci appare gradevole da vivere, insostituibile, ma al tempo stesso limitato, addirittura tossico, qualcosa da evitare. Siamo in equilibrio tra questi estremi nella vita e in questa mia musica.

Più concretamente, questo lavoro si sofferma sull’analogia tra le case e le menti umane: le case come gli spazi ristretti in cui passiamo la maggior parte del tempo e che riflettono la nostra vita interiore. Ma le nostre case e le nostre menti aprono anche una prospettiva sul mondo e ci danno la possibilità di creare relazioni interpersonali, che per me sono una costante, presente in questa come nella composizione dell’anno scorso.

Flauto e clarinetto inaugurano into these worldless houses creando un’ondulazione che si sviluppa senza forzature, ma che spinge verso altri elementi e fornisce materiali che da un lato chiudono l’episodio iniziale, il mondo precedente, dall’altro ne aprono uno nuovo e più ricco. (Juhani-T Vesikkala Wittmacher)

 

Yiqing Zhu (Cina, 1989)

Scuola di provenienza: Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Stuttgart, Germania

Partita per sestetto (2019)

Il titolo del mio nuovo pezzo, Partita, è naturalmente associato alla suite barocca. Negli ultimi anni ho composto una serie di brani strumentali che si chiamano Allemanda, Sarabanda, Giga, Corrente ecc. Questa Partita, ultima tappa del viaggio, consiste di 5 movimenti.

Definisco i movimenti della Partita come piccoli Concertini, perché in ciascuno di essi uno dei musicisti ha il ruolo di solista: flauto, pianoforte, archi, clarinetto, percussioni.

Tecnicamente sarà molto impegnativo: una grande sfida per i musicisti solisti che suoneranno il proprio movimento. Ho composto parti molto difficili tecnicamente, e con ritmi complessi, per far sì che la musica “spinga” il più possibile… Una specie di situazione acrobatica.

Analogamente, la relazione tra lo strumento solista e l’ensemble è stata definita meticolosamente. Le trame e gli intrecci all’interno di ogni frase costituiscono una sorta di contrappunto. Centinaia, migliaia di frammenti si diffondono nell’aria, a volte sembra di afferrare un oggetto reale, ma si tratta quasi sempre di ombre e illusioni.

D’altra parte, questo pezzo rende omaggio anche a Bach e alla musica barocca, come esplicita il titolo. Tuttavia, quando lo si ascolta, non è così facile cogliere la connessione tra musica contemporanea e suite barocca. Perché in questa composizione non c’è alcuna imitazione o citazione. Del Barocco ho voluto prendere la forma e la struttura, aggiungendovi il mio mondo musicale e trasformando il tutto in un suono completamente nuovo. (Yiqing Zhu)

 

 

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