Milano, storie di vita e malavita, Renato Dibì al Teatro Oscar domenica 23.

RENATO DIBI’, da tempo considerato il migliore interprete italiano della grande tradizione dei Chansonniers, propone il repertorio popolare delle “canzoni della Mala” la “ Ligera” Milanese.

Nell’immediato dopoguerra, nella nostra Milano si formò un nuovo genere di piccola malavita, bonaria, proletaria, delle case di ringhiera, dei Teddy boys, degli agglomerati urbani, rifugio di immigrati del Sud Italia.

Era la “Ligera”, o il “Lingia”, sempre attento a non cadere nelle mani della “Madama”; sedotto dal mito cinematografico, del colpo che risolve la vita, rifiutava la violenza e la logica del lavoro, almeno non continuativo; per sopravvivere si arrangiava come poteva, rispettando però codici e valori ben precisi e pur vivendo nel disagio e ai margini della società, era pieno di umanità, di cuore e sogni d’avventura.

Il ladro d’appartamento, il truffatore, il rapinatore gentiluomo, il boss della zona, il palo, il pappone, il piccolo contrabbandiere, il falsario, il giocoliere delle tre tavolette, il borsaiolo, il pataccaro, popolavano la notte, nelle osterie e le bettole dei Navigli, tra alcolismo e prostituzione.

La malavita che seguirà dopo quella generazione, sarà una mala diversa, molto più violenta e meno pittoresca, da quel grembo, nasceranno infatti, più tardi, veri e propri criminali.

Il repertorio popolare delle “canzoni della Mala” ne raccontano le storie e l’atmosfera dei personaggi di quel mondo. tra le più famose “Porta Romana bella, La Rosetta, Ma mì”, fino ad arrivare ai nostri giorni con La ballata del Cerutti Gino e per le storie di milano a I scarp del tenni. Non capita spesso ma è quanto ci offre questo artista forgiato alla scuola milanese, la più illustre d’Italia, la più affine alla scuola francese.

Programma
 STRAMILANO
 MA MI
 IL MORO DELLA VEDRA
 IN LIBERTÀ TI LASCIO
 HANNO AMMAZZATO IL MARIO
 STORIA DI VITA E MALAVITA
 IL PRIMO FURTO
 EL ME GATT
 LA ROSETTA
 LA BALILLA
 PORTA ROMANA BELLA
 MECKY MESSER
 L’ARMANDO
 IL PALO DELL’ORTICA
 I LUPI
 LA BALLATA DEL CERUTTI
 VIA BROLETTO
 I SCARP DEL TENNIS
 L’ERA TARDI
 DONNA CHE DORMIVI
 EL ME INDIRISS
 MILANO CITTÀ’

Renato Dibì da tempo considerato il miglior interprete della tradizione degli Chansonniers, debutta fin da giovanissimo a fianco di Paola Borboni e il poeta BrunoVilar.

Scrive canzoni per Mina, Milva, Al Bano, Califano e tanti altri.

Ha tradotto ed interpreta brani di Jacques Brel, Leò Ferrè, Boris Vian, Brassèns, Aznavour, Trènet, Becaud, Barbara, Charles Baudelaire, Vangelis (Momenti, Jacques Prèvert – Kosma (Les feuilles mortes, Bertold Brecht, Ira Gherswin; e sue composizioni, a fianco di Milva,Bruno Lauzi e Ivana Monti.

Seguito dal M° Roberto Negri, come interprete e autore riceve il premo Rivelazioni Cantautori Rai1 Esponente di spicco ed autore col M° Fredy Mancini di Milanocanta, ha lavorato in Teatro con l’attore milanese Piero Mazzarella con due spettacoli di canzoni e racconti comici, della tradizione meneghina “Milano Perché” e “Mi e lu semm in duu”.

Nel 1994 insieme a Ivana Monti registra un omaggio a Kurt Weill, per questo lavoro ricevono il “Grammy della Canzone d’Autore per il teatro”.

Con Alain Delon e Gilbert Becaud partecipa al 28° Festival delle Nazioni di Città di Castello.
Partecipa a San Benedetto del Tronto al Festival Ferrè con Juliette Greco e Paco Ibanez.

Si è esibito nei teatri con i suoi recital “Brel più Ferrè” – “Chansonnier” – ” Gaber & Iannacci”, (Teatro Filodrammatici, Manzoni, San Babila, Nuovo, Out Off, Piccolo Teatro (Festival Streheler ) Palazzo Reale.

Ha collaborato con Renato Sellani, Sante Palumbo, Franco Cerri, Enrico Intra, scivendo brani inediti e con alcuni di loro forma la “Swing Orchestra” portando la “Chanson” in teatro.