Milano City Studios, bilancio di un anno di attività e prospettive future.

Crescono le prospettive, si ampliano gli obiettivi, si aprono nuovi scenari. E, di conseguenza, si sviluppano le superfici. È un progetto in pieno sviluppo quello dei Milano City Studios, gli innovativi set di posa inaugurati lo scorso giugno nel distretto di Porta Nuova e già diventati un vero e proprio punto di riferimento per la Event Industry italiana e per i settori delle produzioni televisive, pubblicitarie, cinematografiche o musicali.

Teatri di posa nati sull’esempio dei modelli californiani e dotati delle tecnologie più avanzate. Location uniche in Italia per design, arredi e architetture. Aree di riprese indoor e outdoor per oltre 20mila mq complessivi dislocati a macchia di leopardo nel distretto di Porta Nuova, cuore pulsante del capoluogo lombardo. Vetro, acciaio, hi-tech ma anche gli spazi aperti della futurista Piazza Gae Aulenti e tutto il verde del Parco BAM (Biblioteca degli Alberi di Milano). A 360° torri e grattacieli per uno skyline mozzafiato.

Un progetto in pieno sviluppo, si è detto. Oggi lo stimolo a fare un ulteriore passo in avanti arriva anche dai numeri, confortati da un mercato che lancia i primi segnali di ripresa. A poco più di sei mesi dal debutto e a nemmeno un anno da quando la loro idea, ancora in nuce, prendeva velocemente forma negli intenti di Andrea Baccuini (ceo di Big Spaces, società di Venue Management che individua e gestisce spazi di eccellenza), gli Studios sono ormai una realtà ben consolidata, che gira a ritmi giusti. Alle loro spalle un accordo con COIMA (l’SGR che ha in gestione i fondi di Porta Nuova) e una solida collaborazione con imprenditori privati leader del settore, coinvolti da Big Spaces (Hub Studio, Sfeera e G Group International).

 

“Da giugno 2020 ad oggi gli Studios, nel loro complesso, sono stati ‘utilizzati’ per 165 giorni. Non stupisce il fatto che gli spazi più richiesti siano stati quelli open, in quanto le produzioni all’aria aperta hanno risentito meno dei limiti e degli impedimenti causati dal diffondersi del virus. Dal giorno dell’inaugurazione ad oggi, fra outdoor e indoor, i nostri spazi hanno ospitato circa 75 shooting per brand connessi principalmente ai settori dell’automotive, del finance, della moda, del food&beverage, delle TLC. A ciò si aggiungono circa 20 produzioni cine-televisive e pubblicitarie.” – afferma Andrea Baccuni – “Il progetto sta dimostrando di avere gambe per correre anche se la strada, di questi tempi minati dal virus, può sembrare in salita. Credo che questo sia un segnale positivo per tutto il Paese, un esempio di come, anche in un periodo complesso, le buone idee possano diventare realtà. Bene così, dunque. E ora si va oltre.”

 

Evoluzione tech e gemellaggio operativo per The Studio

Crescita e sviluppo, si è detto. Un importante investimento tecnologico ha ampliato le potenzialità di The Studio, lo spazio più significativo dei Milano City Studios (ben 1200 mq già dotati di strumentazione all’avanguardia per la realizzazione di produzioni ed eventi anche particolarmente complessi).

 

“Il set-up cubico precedentemente installato aveva molti aspetti positivi ma ci siamo resi conto che per alcune produzioni, soprattutto quelle cinematografiche, era preferibile un grande led leggermente curvo ed avvolgente per evitare l’inconveniente dell’angolo visibile in mezzo. Da due pareti da 5 mt. siamo quindi passati a un’unica parete led di 11 metri di larghezza per 3.50 metri di altezza e, conseguentemente, abbiamo allargato anche il pavimento a 11×4 mt di profondità. Questo ci ha permesso di alzare la qualità di tutto il sistema Virtual Show, sia la definizione dei render sia gli stacchi di camera e la grafica su led con auto-tracking, come si è potuto apprezzare nell’ultimo evento realizzato per Campari. Una scelta che ha permesso al The Studio di godere di una grande flessibilità.” spiega Romain Sabella, Creative Director di Hub Studio (la società proprietaria delle tecnologie di The Studio, che vanta tra i propri partner Clonwerk, STS Communication, Icet Studios e Nexim per lo sviluppo e la massa in onda dei contenuti digitali) – “Il potenziamento dell’illuminotecnica e delle luci così come l’estensione delle apparecchiature motorizzate garantiscono infatti la spettacolarità degli eventi anche senza una loro full immersion nel mondo virtuale.”

Va da sé che il passaggio a un set molto più grande abbia anche consentito di risolvere del tutto le problematiche connesse al mantenimento del distanziamento sociale in questi tempi di pandemia.

Un esempio concreto? Sul set allestito per la presentazione del Ducati Lenovo Team 2021 (lanciato in diretta streaming su SkySport e sui canali digital Ducati in vista del nuovo campionato MotoGp) erano contemporaneamente presenti sette persone distanziate e le due nuove moto da corsa ufficiali. E nonostante questo avanzava spazio sul palco.

Ma non è tutto. Seguendo la logica di proporsi in maniera mirata anche per le esigenze più specifiche, è stato stretto un accordo, anzi un vero e proprio gemellaggio, con uno studio esterno, posizionato a Bresso (nell’hinterland della città) e gestito da STS Communication, uno dei partner di The Studio. Uno spazio aggiuntivo, complementare agli altri e adatto a produzioni che non richiedono grandi spazi o centralità logistica su Milano ma che comunque possono contare su un’alta qualità dell’output data da un forte know how sviluppato negli anni.

Il trasloco di The House alla Fondazione Riccardo Catella

The House, lo studio che ha già ospitato tante produzioni medio/piccole (shooting, riprese e streaming events) cambia sede e dall’attuale villa in cui è ubicato si trasferisce all’interno della sede di Fondazione Riccardo Catella (Via Gaetano de Castillia, 28, – Milano), trovando così la sua nuova dimensione in un contesto unico e di assoluta qualità. Tanta tecnologia caratterizza anche questi nuovi spazi arricchiti ora da un grande Led Screen di ultima generazione. I volumi: 1300 mq disposti su due livelli, ledwall di 6mt x 3mt di altezza e un palco di 40mq. Dimensioni importanti che, non appena sarà possibile, lo renderanno fruibile e godibile da una platea in presenza di ben 35 persone. La strumentazione di cui è dotato (implementata da Sfeera, il partner tecnico) lo apre invece fin da subito a un pubblico virtuale praticamente illimitato.

A questo progetto partecipa anche Tecnovision (player mondiale nel mercato dei grandi impianti ledwall, videowall e maxischermiled) quale fornitore di una tecnologia led di ultima generazione, una parete luminosa di 20mq di altissima qualità.

Altro plus da non sottovalutare è l’area esterna posta sul retro della Fondazione dove realizzare piccoli momenti di convivialità, ove possibile. E là fuori, poco distante, il contesto verde del parco BAM.   Grazie a questa sua nuova configurazione, The House è ora pronta ad aprire le sue porte ad aziende e case di produzione per realizzare tre diverse tipologie di eventi: on line (solo digitali) ma anche, appena sarà possibile, on live (con pubblico in presenza) e on life (con momenti di socializzazione/intrattenimento all’aperto).

 

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Tante novità, dunque, e alcune importanti conferme. All’interno dei Milano City Studios, resta ovviamente attivo, The Theatre, con i suoi 3000 mq ubicati anch’essi all’interno di The Mall (l’ingresso è in Piazza Bo Bardi, alle spalle la Diamond Tower). Un teatro di posa con set luci ‘resident’ per riprese one shot o lunghe produzioni ma anche lo spazio ideale per eventi aziendali di grandi dimensioni. E restano sempre a disposizione le grandi aree outdoor di The Square e The Park, oltre 20.000 mq complessivi, distribuiti in più aree fra Corso Como e Piazza Lina Bo Bardi ma anche le aree verdi del Parco BAM, ideali per shooting, riprese e grandi eventi b2c.

 

“Per ottimizzare l’utilizzo degli spazi outdoor e di molti spazi retail che si sono liberati nel distretto Porta Nuova, stiamo anche per lanciare due nuovi pacchetti di proposte di locazione. Il primo, chiamato Shop-Off, offre l’utilizzo temporaneo di alcuni punti vendita di varie dimensioni da utilizzarsi come pop-up shop e come show room transitorio. Il secondo, Space-On, raggruppa tutti gli spazi outdoor da noi gestiti dove poter fare installazioni o esposizioni di prodotto.” sottolinea Andrea Baccuini.