L’Orchestra Sinfonica UniMi inaugura la stagione 2020/2021 martedì 19 in streaming.

Tutto pronto per il concerto inaugurale della 21ª Stagione concertistica dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano, che verrà trasmesso in streaming martedì 19 gennaio, alle ore 19.00, dall’Aula Magna di Via Festa del Perdono 7. La serata di apertura, tradizionalmente festeggiata nel mese di novembre, è stata quest’anno, per la prima volta, posticipata a gennaio, in conseguenza dell’emergenza da Covid-19.

Il concerto inaugurale, con tanto di prima italiana in programma, – primo di 5 serate che dal 19 gennaio, sempre di martedì, proseguiranno fino al 25 maggio 2021 – sarà rigorosamente a porte chiuse e trasmesso in live streaming sul canale video dell’Università degli Studi di Milano (https://video.unimi.it), in linea con le disposizioni in materia di Covid-19 che non permettono ancora la presenza del pubblico in sala.

Sul palco dell’Orchestra Sinfonica UniMi, novità assoluta di questa Stagione, non ci sarà Alessandro Crudele, che dopo 20 anni lascia la direzione musicale dell’Orchestra e ne diviene direttore onorario. Per l’occasione, a dirigere per la prima volta l’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano sarà la bacchetta milanese di Massimiliano Caldi.

Un gradito ritorno quello del maestro Caldi a Milano, dopo un anno di assenza, che lo vede protagonista al posto del russo/americano Vladimir Lande, impossibilitato a raggiungere l’Italia a causa delle restrizioni anti Covid-19.

Vincitore nel 2018, unico italiano, del premio Gazzetta Italia per essersi distinto in campo sinfonico e operistico nella promozione della musica italiana in Polonia e di quella polacca in Italia, Caldi, che proprio a Milano fu Direttore Principale dell’Orchestra da Camera Milano Classica dal 1998 al 2009, ricopre attualmente la carica di Direttore Principale della Filarmonica Subcarpatica “A. Malawski” di Rzeszów. Negli ultimi dieci anni ha intrapreso tournée in tutto il mondo alla testa di compagini come l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, l’Orchestra Sinfonica di Santiago del Cile, la Berliner Konzerthaus Kammerorchester o l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo.

Il programma ribadisce la tradizionale attenzione alla contemporaneità coltivata ininterrottamente dal 2013 a oggi dall’Orchestra Sinfonica UniMi. Ad aprire la serata sarà, infatti, in prima italiana, l’esecuzione del brano Maltese Quicky, composto da Karl Fiorini, che di Malta è originario.

Classe 1979, quella di Karl Fiorini è una voce che si sta rapidamente affermando in ambito internazionale. Il suo Maltese Quicky è un breve brano in un solo movimento – come lo descrive l’autore stesso – “basato su due temi maltesi popolari ma contrastanti, che sono stati riarmonizzati e riarrangiati, a volte manipolati così tanto da diventare a malapena riconoscibili, intrecciati per creare una colorata bagatelle”. Originariamente commissionato dalla European Union Chamber Orchestra per il tour 2016/17, il brano è stato presentato in anteprima al Novomatic Forum Vienna dall’Euro Sinfonietta Wien diretta da Eldar Saparayev.

A seguire, l’Orchestra UniMi sarà impegnata nell’esecuzione della Simple Symphony op. 4 di Benjamin Britten (1913-1976), in quattro movimenti, presentata da Britten al pubblico nel 1934, all’età di vent’anni. Caratterizzata da una componente fanciullesca fatta di melodie dalla graziosa semplicità, colori vividi e ritmi gioiosi, è basata su rielaborazioni di canzoni e piccole sonate per pianoforte scritte da Britten stesso tra i nove e i dodici anni.

A chiudere la serata sarà la Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847), tra le sinfonie più conosciute del compositore tedesco, in quattro movimenti, nei quali Mendelssohn rielabora le impressioni e le suggestioni ‘nordiche’ del viaggio in Scozia del 1829. Il primo movimento si apre in tonalità minore, evocando, nel colore, le brume nordiche, il Nord fantastico e misterioso, le rovine di castelli e strutture medievali – quelle della cappella dove Maria Stuarda fu incoronata regina di Scozia in primis – la natura desolata e solitaria dei paesaggi settentrionali. Suggestioni che ritornano lungo l’intera sinfonia, caratterizzata da una veste che, nella sua ampia varietà interna, conserva una decisa unitarietà.

La Stagione 2020/2021, nell’ambito della Terza Missione, marca la volontà dell’Università di considerare la propria orchestra un centro di produzione culturale di alto profilo a disposizione dei cittadini, caratterizzata quest’anno anche da un importante cambiamento in ambito gestionale. Nella direzione generale, infatti, Alfio Bosatra – tra i fondatori dell’Orchestra Sinfonica UniMi e suo direttore generale per 20 anni – porge il testimone a Luisella Molina, cui l’ateneo ha affidato la direzione generale dell’orchestra per i prossimi anni.

Nella speranza e nell’auspicio che l’andamento dell’epidemia renda possibile un’apertura in presenza di pubblico per i concerti futuri, la stagione sinfonica 2020/2021 dell’Orchestra UniMi manterrà l’ingresso ai concerti a titolo gratuito (con prenotazione obbligatoria).
Un ringraziamento speciale va alla Fondazione Cariplo e al Comune di Milano che negli anni hanno con costanza sostenuto l’attività concertistica dell’Orchestra Sinfonica UniMi.

Il contributo musicologico da cui attinge questo testo è a cura di Emiliano Michelon e Claudio Toscani.

Programma

Karl Fiorini (1979)
Maltese Quicky
(prima esecuzione italiana)
Benjamin Britten (1913-1976)
Simple Symphony op. 4
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 “Scozzese”

Massimiliano Caldi, direttore
Orchestra Sinfonica dell’Università degli Studi di Milano

Biografia
Massimiliano Caldi (Milano 1967), diplomato in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, con un’ampia esperienza internazionale sia in campo sinfonico che operistico e nell’operetta, una particolare attenzione rivolta alla musica contemporanea e alla valorizzazione di opere dell’Ottocento uscite dal repertorio, si distingue per la sua grande preparazione professionale e per lo stile direttoriale sempre brillante e lineare.

Vincitore assoluto del Concorso “G. Fitelberg” (1999), attualmente ricopre la carica di Direttore Principale della Filarmonica Subcarpatica “A. Malawski” di Rzeszów. È stato Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F. Chopin” di Gdańsk (Danzica) (20212-2020), docente della Florence Conducting Masterclass (2015-2017), Direttore Principale e Consulente Artistico della Filarmonica “S. Moniuszko” di Koszalin (2014-2017), Direttore Artistico dell’Orchestra da Camera Slesiana di Katowice (2006-2010) e Direttore Principale dell’Orchestra da Camera Milano Classica (1998-2009).

Negli ultimi dieci anni ha intrapreso tournée in Israele, Oman, Stati Uniti d’America, Cile, Brasile, Germania, Austria, Russia e Turchia alla testa di compagini come l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, l’Orchestra Sinfonica di Santiago del Cile, la Berliner Konzerthaus Kammerorchester, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e la Istanbul State Symphony Orchestra. In Polonia tiene regolarmente concerti nell’ambito dei principali festival polacchi e appare regolarmente sul podio delle più importanti Filarmoniche e orchestre sinfoniche come la Sinfonia Varsovia, l’Orchestra della Radio Polacca e la Sinfonietta Cracovia (alcune volte anche nella doppia veste di direttore e pianista).

In campo discografico, con la direzione di Massimiliano Caldi, è uscito per Acte Préalable il CD Raul Koczalski – Piano Concertos (gennaio 2018) e per Sony Classical il CD Mario Castelnuovo-Tedesco, Gian Francesco Malipiero, Riccardo Malipiero Cello Concertos sul podio dell’Orchestra Nazionale della RAI di Torino (aprile 2018).

Caldi, unico italiano nel 2018, vince il premio Gazzetta Italia per essersi distinto, in campo sinfonico e operistico, nella promozione della musica italiana in Polonia e di quella polacca in Italia.

Il giorno dopo il suo concerto con l’Orchestra UniMi presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, Massimiliano Caldi sarà nuovamente online ma questa volta presso la UMFC, Università della Musica Fryderyk Chopin di Varsavia, per discutere la sua tesi di dottorato “Cavalleria Rusticana: fedeltà al testo o tradizione esecutiva?”.