La vera storia di Rino Gaetano, giovedì 20 a Meda.

La vera storia dell’artista morto in circostanze misteriose 39 anni fa, che con i suoi ironici brani, portava avanti una seria denuncia sociale sugli scandali e la corruzione del nostro Paese. Purtroppo sempre attuale.

Giovedì 20 Febbraio 2020, a Meda, Sala civica Radio, V.lo Comunale, ore 21.00 – 22.00. L’ingresso  è su prenotazione (Bar Eden, via Pietro Orsi 7 o Bottega gastronomica Chichinscì, via Parini 3).

La storia e le storie italiane balorde, ‘nascoste’ tra le note delle canzoni di Rino Gaetano, nessuno le ha cantate come lui, celate dietro testi e musiche tanto ironici e apparentemente leggeri e disimpegnati, quanto in realtà profondi e di vera denuncia sociale:  “Mio fratello è figlio unico “, “ Chi me sente “, “Nuntereggae più“, “ L’Aida ” sono un mix di emarginazione, sarcasmo e denuncia, con l’ incantevole quanto scandaloso paragone tra l’Aida e la storia d’ Italia.

Testi le cui parole in realtà parlavano di ben altro: la ‘trama madre’ di tutti gli italici misfatti iniziata l’8 di Settembre 1943, la Legge elettorale del 1953 n. 148, ‘legge truffa’ che introdusse il ‘premio di maggioranza’ che mosse grandi proteste popolari sia per la procedura di approvazione sia nel merito; la tragedia annunciata del Vajont, il delitto della Montesi, la ventunenne romana trovata senza vita, in circostanze misteriose sulla spiaggia di Capocotta, con il coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco, uno dei tanti casi irrisolti del Bel Paese; poi negli Anni 70, l’assassinio di Giorgiana Masi nel 1977, durante una manifestazione di piazza,  l’immigrazione disumana e la tragedia di Marcinelle, l’assassinio di Aldo Moro, l’Organizzazione Gladio e i rapporti tra massoneria-politica-criminalità…

 

La vera storia di Rino Gaetano e delle sue canzoni  ‘Rino Gaetano- L’omaggio’, Avrei voluto un amico come lui di e con David Gramiccioli, torna in scena in Lombardia, giovedì 20 Febbraio 2020 a Meda, Sala civica Radio, V.lo Comunale, ore 21.00 – 22.00. L’ingresso  è su prenotazione (Bar Eden, via Pietro Orsi 7 o Bottega gastronomica Chichinscì, via Parini 3).Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione “L’abbracio onlus” di Meda.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Artistico d’Inchiesta, regia di Angela Turchini, direzione tecnica di Michele Rizzi, coordinamento Laura Pittore e Maria Antonietta Pittore.

L’evento è organizzato da Juventus Fan Club Meda con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Monza e della Brianza e Comune di Meda.

Rino Gaetano, nato come Salvatore Antonio Gaetano,  (1950 – 1981), al tempo di Lucio Battisti, Mina,  Dalla, Paolo Conte, Renato Zero, Mia Martini e  tanti altri indimenticabili interpreti, lui genio ribelle, scomodo e controcorrente, negli anni della censura morale e delle ideologie rasenti il fanatismo, denunciò con coraggio e disincanto, il tentativo di mettergli il bavaglio, nutrendo una grande speranza: quella che un giorno, grazie alla comunicazione di massa, la gente avrebbe finalmente compreso il significato dei suoi testi, del suo modo di cantare un po’ sgraziato, irriverente e provocatorio. Prima o poi le nuove generazioni sarebbero arrivate a cercare e trovare la verità. Pagò probabilmente con la vita questa sfida, morendo all’età di soli trent’anni, il 2 Giugno dell’81 in uno strano incidente che sollevò subito sospetti mai chiariti: si parla anche di un clamoroso fatto di malasanità.

I temi affrontati da David Gramiccioli, autore teatrale, attore e giornalista istrionico, ne rievocano i messaggi cruciali che sono purtroppo ancora di attualità, tra mistificazioni, corruzione, leggi truffa e delitti camuffati.

 

Celebrato anche al pre Festival di Sanremo 2020 da Gramiccioli, Rino Gaetano

esordì sul palco dell’Ariston  il 28 Gennaio del 1978   con un cilindro, un frac e un ukulele per cantare “Gianna”.   Subito ci fu chi lo definì  ‘Il genio della musica italiana’. A seguire, dai ‘veterani’ della kermesse canora è stato sempre ricordato con immenso affetto e ancora oggi è per tutti il cantautore, interprete e artista nonsense dalla voce ruvida apparentemente frivolo, in realtà profondo come nessun altro.