La collezione degli strumenti storici del Conservatorio in concerto mercoledì 16; in programma le Stagioni di Vivaldi

Gli strumenti storici del Conservatorio di Milano tornano a suonare dopo decenni di silenzio

 

Giovedì 16 luglio

Sala Verdi ore 21.00

Il sogno del suono che vive

 

Serata in memoria di Walter Tobagi

Interviene Benedetta Tobagi

 

Serata speciale per la stagione estiva 2020 del Verdi di Milano: per la prima volta dopo decenni, gli strumenti storici della Collezione del Conservatorio tornano a suonare in un concerto vivaldiano che vedrà sul palco della Sala Verdi gli Archi della OSCoM (Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano).

Non solo, il concerto, primo per l’Orchestra del Conservatorio dallo scorso febbraio, sarà dedicato alla memoria di Walter Tobagi, alla presenza della figlia Benedetta, che interverrà in apertura di serata.

 

 

Programma

 

Antonio Vivaldi

Concerto per quattro violini in si minore

Le quattro stagioni da Il cimento dell’armonia e dell’inventione

Gli archi della OSCoM

Direttore Pietro Mianiti

 

Il sogno del suono che vive

Serata in memoria di Walter Tobagi

 

Antonio Vivaldi

(1678-1741)

 

Concerto in si minore per quattro violini,

violoncello, archi e basso continuo, op. 3 n. 10, RV 580

Solisti Bianca Maria Cainelli, Elisa Verona,

Tiziano Giudice, Davide Scalese Civati

 

 

Da Il cimento dell’armonia e dell’inventione

 

Concerto in mi maggiore per violino archi e continuo

“La primavera”, op. 8 n. 1, RV 269

Solista Davide Scalese Civati

 

Concerto in sol minore per violino, archi e continuo

“L’estate”, op. 8 n. 2, RV 315

Solista Simone Ceriani

 

Concerto in fa maggiore per violino, archi e continuo

“L’autunno”, op. 8 n. 3, RV 293

Solista Tiziano Giudice

 

Concerto in fa minore per violino, archi e continuo

“L’inverno”, op. 8 n. 4, RV 297

Solista Chiara Borghese

 

Gli Archi della OSCoM

 

Violini: Chiara Borghese, Bianca Maria Cainelli, Simone Ceriani, Ernesto De Nittis,

Tiziano Giudice, Lorela Miha, Davide Scalese Civati, Margherita Simionato, Elisa Verona

Viole: Giacomo Lucato, Matilde Simionato, Francesco Agnusdei

Violoncelli: Andrea Cavalazzi, Alessandro Mauriello

Contrabbasso: Stefano Ghezzi

Tiorba: Carlo D’Ariano

Arciliuto: Carlo Cresci

Cembalo: Enrico Barbagli

 

Direttore Pietro Mianiti

 

 

Ingresso al concerto gratuito,

con prenotazione all’indirizzo biglietteria@consmilano.it

 

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Di seguito una schedatura sintetica degli strumenti che verranno suonati dagli studenti in orchestra, unitamente a una nota introduttiva di Graziano Beluffi, curatore, dedicata alla Collezione degli strumenti storici del Conservatorio.

 

La Collezione degli strumenti storici del Conservatorio

Nato nel 1881 l’ex-Museo degli Strumenti Storici del Conservatorio di Milano è figlio del mecenatismo dell’aristocrazia milanese del tempo, dell’imperante positivismo, degli interessi orientalistici fin-de-siècle. Nel contempo vuole dimostrarsi istituzione vicina ai propri docenti ed allievi. Mentre da un lato desidera arricchire le esperienze estetiche di questi ultimi permettendo loro l’utilizzo di strumenti musicali “di gran pregio” (come allora venivano definiti) dall’altra ne promuove l’interesse verso le diverse culture musicali del passato (vedi la ricca collezione di strumenti rinascimentali) e del suo presente (più di 150 strumenti provenienti dai cinque continenti).

È una scelta magnifica e lodevole pensando alle difficoltà di una nazione che da pochissimi anni aveva raggiunto la propria unità, frutto di decenni di pensiero ed azione risorgimentali; unità raggiunta grazie al sacrificio anche di giovani studenti e professori di tante scuole d’Italia. (pensiamo solo per un attimo, per citarne uno, alla figura di Emilio Praga, il maggiore rappresentante della Scapigliatura milanese, docente di Letteratura poetica e drammatica presso il nostro Conservatorio, partito volontario per la seconda guerra d’indipendenza).

Dopo tanti anni di faticosi restauri (ma l’opera non è terminata, dato il gran numero di strumenti ancora giacenti e di sempre nuove donazioni) l’opportunità di questo bel concerto offre la possibilità di voler nuovamente tentare il ripristino di un felice sposalizio di intenti, così come avveniva anticamente. Recupero, tutela e, nel contempo, utilizzo razionale e controllato di beni strumentali unici e irripetibili della nostra storia e tradizione musicale. Con lo scopo di far crescere nei giovani l’amore per il bello, per facilitare in loro l’apprezzamento di tale patrimonio. (Graziano Beluffi Curatore Collezione degli strumenti storici del Conservatorio)

 

Gli strumenti della Collezione del Conservatorio tornano a suonare

  1. Chiara Borghese suona un violino Joannes Baptista Guadagnini Cremonensis, Torino 1770
  2. Bianca Maria Cainelli suona un violino Joannes Baptista Ceruti Cremonensis, Cremona 1808
  3. Simone Ceriani suona un violino Giovanni Francesco Pressenda, Torino 1833
  4. Ernesto De Nittis suona un violino Raffaele e Antonio Gagliano (figli di Giovanni), Napoli 1802
  5. Tiziano Giudice suona un violino Joannes Baptista Guadagnini, Piacenza 1757
  6. Lorela Miha suona un violino Giuseppe Testore, Milano 1692
  7. Davide Scalese Civati suona un violino Giuseppe Testore, Milano 1708
  8. Margherita Simionato suona un violino di Scuola Steiner, fine ‘700
  9. Elisa Verona suona un violino Leandro Bisiach, Milano 1898
  10. Giacomo Lucato suona una viola Antonio et Hyeronimus fr. Amati, Cremona 1597
  11. Matilde Simionato suona una viola attribuita al maestro liutaio Giuseppe Tarantino, 1900
  12. Francesco Agnusdei suona una viola Celeste Farotti, Milano 1910
  13. Andrea Cavalazzi suona un violoncello Andrea Guarneri, Cremona 1692
  14. Alessandro Mauriello suona un violoncello Romeo Antoniazzi, Cremona 1901
  15. Stefano Ghezzi suona un contrabbasso Luigi Bajoni, Milano 1854