Da Bach all’improvvisazione pura, appuntamento sabato 8 febbraio alla Camera del Lavoro per Atelier Musicale.

L’Atelier Musicale, la rassegna di jazz, classica e musica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, propone un’altra importante tappa del percorso “trasversale” tra le musiche che sta caratterizzando la sua ventiseiesima stagione: sabato 8 febbraio, nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro + 5 euro di tessera associativa) si esibirà la formazione composta dalla violinista Eloisa Manera, dal vibrafonista Pasquale Mirra e dal violoncellista Marco Remondini, tre grandi improvvisatori che, grazie alla propria formazione classica e jazzistica, intrecceranno la tradizione legata ai rispettivi strumenti con la contemporaneità, per realizzare un viaggio musicale in cui antico e moderno faranno parte di un discorso unitario.
Musica classica, libera improvvisazione, suoni acustici ed elettronici, riuniti da un atteggiamento jazzistico, formano lo schema di programma del trio, che eseguirà pagine di Bach (Contrapunctus IX da L’arte della Fuga e Fuga X in mi minore), Bartok (Mikrokosmos vol. V n.124, 125, 132, 134) e Ligeti (Omaggio a Girolamo Frescobaldi da Musica ricercata XI), oltre a brani di matrice jazz (“Turkish Mambo” di Lennie Tristano) e composizioni originali (“A little kind of fugue for us” di Eloisa Manera). 
Eloisa Manera, violinista italo-spagnola, ha forti radici classiche, ma ha poi sviluppato l’arte dell’improvvisazione, anche la più radicale, e si è cimentata con il rock e il klezmer. Ha collaborato con moltissimi artisti, italiani e non, tra cui Herbie Hancock, Ralph Alessi, Noa, Skin, Giovanni Sollima, Mario Brunello, Marlene Kuntz, Paolo Fresu ed Enrico Intra. 
Dopo gli studi classici, Marco Remondini ha fatto parte del Trapezomantilo di Mauro Negri e dell’ottetto di Gianluigi Trovesi, con il quale ha collaborato in molti altri progetti. Inoltre ha condiviso il palco con noti jazzisti italiani e stranieri (tra cui Paolo Fresu, Günter Sommer e Rudy Migliardi), ma anche con grandi cantautori (come Franco Battiato), attori, poeti, divulgatori e danzatori, tra i quali Dario Fo, Alda Merini, Lella Costa, Piergiorgio Odifreddi, David Riondino e il marionettista Giorgio Gabrielli. 
Vibrafonista moderno e versatile, attivo sulla scena jazz italiana e internazionale, Pasquale Mirra ha inciso numerosi dischi e vanta collaborazioni (da Michel Portal a diversi musicisti africani, da Rob Mazurek a Ernst Reijseger, da Tristan Honsinger a Roy Paci, da Médéric Collignon a Gianluca Petrella, solo per citarne alcuni) che rivelano il suo ampio spettro culturale e che evidenziano la sua notevole conoscenza dei molteplici linguaggi musicali.
 
 
Sabato 8 febbraio, ore 17.30 – Trio Manera-Mirra-Remondini
Da Bach all’improvvisazione radicale.
Eloisa Manera (violino), Marco Remondini (violoncello), Pasquale Mirra (vibrafono).
 
Programma:
J. S. Bach: Contrapunctus IX da L’Arte della Fuga; Fuga X in mi minore;
B. Bartok: Mikrokosmos vol. V n.124, 125, 132, 134;  
L. Tristano: Turkish Mambo;
S. Zanchini: Fuga per Art;
E. Manera: A little kind of fugue for us;
G. Ligeti: Omaggio a Girolamo Frescobaldi da Musica Ricercata n. XI.
 
Conduce Maurizio Franco.
Direzione  e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
 
Auditorium G. Di Vittorio, Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano. 
Ingresso: con tessera di socio (5 euro) e biglietto (10 euro). 
Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.