Brave brave brave, Franca Valeri e Mina, le vite parallele di due miracoli italiani, giovedì 17 al Castello Sforzesco.

In uno studio televisivo, astrattizzato dalla Dual Band, vivranno alcuni dei più begli sketch della Valeri, interpretata da Benedetta Borciani; Beniamino Borciani sarà, invece, Mina, e alternerà alcune delle canzoni classiche con alcune divertentissime dei suoi primordi, il cui sapore jazz e rock’n’roll sarà messo in risalto da un’”orchestrina di cantattori” che farà tutti gli strumenti con le voci. E non mancheranno alcuni indimenticabili sketch di Carosello.

“La Mina” e “La Franca” sono come la 500: come si fa a non amarle? Mettono d’accordo tutti.

Già lo scorso anno la Dual Band aveva in programma di festeggiare le due, l’una per i suoi ottanta, l’altra per i suoi cento anni. Lo spettacolo, però, non poté andare in scena a causa del Covid.  Nel frattempo Franca Valeri non c’è più, quindi, ancor più significativo vuol essere questo festeggiamento di 100 + 1 e 80 +1.

 

Le immaginiamo insieme, le due, come furono effettivamente spesso negli spettacoli del sabato sera degli anni Sessanta, a dialogare scherzando e prendendosi reciprocamente in giro: e da questa cornice racconteremo, attraverso le loro due storie, un pezzetto di storia della televisione italiana, e dunque di noi.

C’erano tanti modi di essere donna nello showbiz di quegli anni, ma uno imperava: quello della procacità fisica; era il momento delle maggiorate, e alcune “attrici” si facevano un vanto, e creavano un personaggio, proprio dichiarando che non sapevano fare niente.
E invece “La Franca” e “La Mina” no: erano lì perché erano brave, erano indiscutibili. Talento puro.

La Valeri, classe 1920, scrittrice e show-woman di respiro europeo, come dimostrano il debutto e la fama acquisita a Parigi prima ancora che in Italia. La Franca (come si dice a Milano) appare in tailleurino nero “di lavoro”, quasi una divisa da mimo, e attraversa cento donne, cento accenti, cento classi sociali senza cambiare parrucca o costume, per raccontare con occhio mai volgare i cambiamenti del costume italiano.

Mina Mazzini – ma per tutti Mina, come se fosse una di casa – di parrucche, invece, ne ha cambiate tantissime. E di casa lo era, teen-ager prorompente e scatenata, nel tinello di tante famiglie italiane nell’epoca del boom.

In un mondo di maggiorate, due donne vere, che si fanno strada esclusivamente perché sono Brave brave brave!

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