Balla, installazione di Fabio Weik a Ride Milano, inaugurazione venerdì 16.

L’artista milanese Fabio Weik continua il percorso iniziato con ERMENEUTICA chapter I presentando il 16 Ottobre 2020 un’installazione site-specific creata per gli spazi di Ride Milano, il cui direttore artistico della zona espositiva è Giuseppe Iavicoli, con la collaborazione del musicista Boss Doms, il fotoreporter Francesco Brembati e la curatrice Valentina Bizzotto.

Un’installazione immersiva che stimola il visitatore a livello multisensoriale coinvolgendolo visivamente, sonoramente ed emotivamente nella storia di Balla Coulibaly, un giovane profugo della Repubblica del Mali, ispirazione e soggetto dell’opera.

Il titolo gioca con il nome del protagonista: lo spettatore viene volutamente confuso riguardo la vera tematica dell’installazione e quello che sembra un superficiale invito a ballare sulle note della musica techno in contrasto con le restrizioni sociali dettate dal Covid19, cela invece tematiche di attualità, focus di tutta la produzione artistica di Weik.

Visivamente l’installazione si presenta come un accumulo di coperte isotermiche sospese, un serpente dorato che si snoda per la lunghezza dello spazio espositivo sino alla sua origine: una videoproiezione di pochi secondi del volto di Balla. Un sovrapporsi di sensazioni che in pochi istanti suscita l’empatia dello spettatore nei confronti del ragazzo.

L’immersione sensoriale è enfatizzata dalla traccia di sound design creata appositamente da Boss Doms su richiesta di Weik.

Le sonorità abilmente composte dal musicista, grazie all’utilizzo di suoni naturali come il rumore delle onde sintetizzate con il rumore dei motoscafi che navigano nel buio con centinaia di vite umane a bordo, estraniano lo spettatore dalla realtà proiettandolo attraverso un viaggio sonoro in un altro viaggio, quello drammatico che i profughi affrontano per raggiungere il nostro paese.

Un altro elemento chiave dell’installazione è la video intervista a Balla Coulibaly; in maniera volutamente confusionaria e provocatoria informazioni d’attualità vengono accostate alla sua storia ed alle sue opinioni.

Tutti i video e le fotografie parte dell’installazione sono frutto di un lavoro simbiotico con il fotoreporter Francesco Brembati, il quale grazie alla sua esperienza internazionale in ambito umanitario e sociale, soprattutto su tematiche relative ai profughi, ha saputo riassumere con un linguaggio artistico contemporaneo i momenti chiave della storia drammatica del giovane
rifugiato.

Il video, visibile ad una persona per volta al fine di instaurare un rapporto più intimo con lo spettatore, ha l’intenzione di spiazzare utilizzando informazioni vere e drammatiche della storia personale di Balla, sovrapponendole a punti di vista superficiali e popolari su notizie d’attualità.

Quest’opera di Fabio Weik nasce dall’interazione con lo spazio e con le persone; l’intera installazione ha infatti l’intento di giocare con il pubblico, che si ritrova in un ambiente surreale e metafisico immerso tra sonorità techno che richiamano lo scenario di un party underground, quasi un rave. Il gioco di parole creato dal titolo, sviluppa una riflessione sulla tematica sempre attuale dei profughi toccando, con un’ironia amara, diversi aspetti sociali vissuti da un rifugiato che lentamente si sta integrando nella realtà Milanese ai tempi del Covid.

Il vernissage di “-BALLA!-” si terrà il 16 ottobre alle ore 19.30 alla presenza dell’artista e della curatrice sarà accompagnato dalla degustazione dei vini della cantina Castello di Uviglie, viticoltori dal XV secolo con l’Arte contemporanea nel cuore.

In ottemperanza alle misure per il contenimento del rischio da contagio Covid-19 gli ingressi alla mostra saranno contingentati.

All’ingresso sarà rilevata la temperatura corporea e verrà registrata ogni persona.

E’ obbligatorio utilizzare il disinfettante mani fornito all’entrata ed indossare la mascherina in tutta l’area espositiva.