Varese, concluso il 7° Congresso “Svizzera Italia 2023” – L’accordo bilaterale entrerà in vigore a partire dall’1 gennaio 2024.

Concluso giovedì 30 marzo 2023, presso la Sala Campiotti del Palazzo della Camera di Commercio di Varese, il Convegno dedicato alla fiscalità aperto al pubblico, agli imprenditori e alle aziende intenzionate a sviluppare business tra l’Italia e la Svizzera. Anche questa settima edizione è stata organizzata da Varese Professionisti in collaborazione con lo Studio Giallo & Co. (www.studiogiallo.eu), con il patrocinio del Centro Studi Villa Negroni di Vezia e la sponsorizzazione di BCC, Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, fiduciaria Mega SA, Think Srl e Computer Set Srl. Il Convegno, intitolato “La stabile organizzazione ed il nuovo accordo bilaterale ITA-CH“, è stato moderato dal giornalista Matteo Inzaghi, che ha introdotto i relatori specializzati in materie quali la stabile organizzazione, il nuovo accordo bilaterale Italia-Svizzera, lo smart working e il lavoro dei frontalieri, sia sotto il profilo degli oneri sociali che per quanto riguarda il 2° pilastro, anche noto come LPP (previdenza professionale di vecchiaia e invalidità). Il congresso è stato preceduto dai saluti del Generale di brigata Crescenzo Sciaraffa, comandante della Guardia di Finanza di Varese. Al termine dell’evento i partecipanti hanno potuto incontrare i professionisti intervenuti e approfondire con loro gli argomenti trattati nel corso della giornata di lavori.

Il Dottore commercialista Salvatore Giallo, titolare dell’omonimo Studio professionale di Varese, ha affrontato il doppio tema del nuovo accordo bilaterale Italia-Svizzera e dello smart working. L’accordo bilaterale, che coinvolge circa 80.000 lavoratori frontalieri provenienti dall’Italia, sostituirà quello esistente dal 1974 ed entrerà in vigore a partire dall’1 gennaio 2024. Nel vecchio accordo la tassazione avveniva alla fonte a titolo definitivo, mentre in quello nuovo la tassazione sarà Concorrente con conguaglio. Dieci gli articoli di cui è composto: si rivolge solo alle persone fisiche, individua le aree di frontiera sia per l’Italia che per la Svizzera definendo la figura del lavoratore frontaliere, definisce l’imposizione, salari, stipendi e il trattamento fiscale, elimina la doppia imposizione, introduce una commissione mista per risolvere le problematiche, definisce la cooperazione amministrativa, il regime transitorio e la possibilità di un eventuale riesame dell’accordo con cadenza quinquennale. Il 31 gennaio 2023 è invece decaduto l’accordo Italia-Svizzera sullo smart working per il periodo del Covid-19. Si auspica che il Governo intervenga dando origine ad un nuovo Accordo bilaterale tra Italia e Svizzera che regoli questa materia, sulla falsariga dell’Accordo amichevole che la Confederazione Elvetica ha siglato con la Francia che prevede la possibilità di svolgere da remoto sino ad un massimo del 40% delle ore lavorate senza far perdere lo status di frontaliere e di conseguenza tutti i benefici.

Al Dottore commercialista Marco Galletti il compito di esporre il travagliato iter della tassazione del 2° Pilastro, detto anche LPP (previdenza professionale di vecchiaia e invalidità). Oltre a descrivere quando viene incassato (a fine vita lavorativa, riscatto anticipato o fuoriuscita dalla Svizzera), sono stati illustrati gli inquadramenti come visti dall’Italia e la tassazione. Trattandosi di reddito di fonte estera è necessario, in primis, individuare il luogo in cui deve avvenire la tassazione. Ciò avviene consultando la convenzione stipulata con la Svizzera per evitare le doppie imposizioni. Sono state infine esposte le varie modalità con cui nel corso degli anni il 2° Pilastro è stato assoggettato a tassazione in Italia e le problematiche incontrate dai contribuenti a fronte dell’evoluzione normativa.