Una soluzione per i lavoratori della Scala. Al palo la RAI.

Una veduta esterna del Teatro alla Scala durante la "Turandot", Milano, 01 maggio 2015. ANSA/MATTEO BAZZI

Si avvia ad una conclusione molto positiva la vicenda dei lavoratori addetti al magazzino della Scala che da oltre due mesi non ricevevano lo stipendio. Una vicenda che solo ieri pareva incagliata con una proposta che era partita dalla Scala e che Uil Trasporti aveva definito scandalosa perché prevedeva un contratto a chiamata con un ribasso di ore.

Poi il lavoro incessante portato avanti da Uil Trasporti ha dato i suoi frutti e ha segnato una grande passo in avanti, una grande vittoria del sindacato e la tranquillità per i lavoratori che oggi hanno ricevuto la notizia che i loro contratti sono diventati a tempo indeterminato (per gli aventi dirititto) a 40 ore settimanali. Nessun contratto a chiamata, quindi, e gli stipendi di agosto che sono stati bonificati oggi mentre quelli di agosto saranno ricevuti entro il 20 ottobre.

Ancora nulla di fatto invece per i 25 lavoratori Rai con il sindacato che a 2 giorni dal cambio di appalto non ha ancora la comunicazione della nuova ditta subentrante (che per legge deve essere comnunicata 15 giorni prima ai sindacati).

<<Il nostro lavoro ha portato ad una grande vittoria del sindacato– sottolinea il coordinatore per la Lombardia di Uil Trasporti multiservizi Davide Margarita ma soprattutto ad una grande vittoria per i lavoratori. L’alternativa era un contratto a chiamata per tutti, ma attraverso la nostra lunga trattativa che ha incontrato alla fine la volontà dell’azienda, siamo riusciti ad ottenere l’assunzione con un contratto a tempo indeterminato a 40 ore settimanali. Da questa mattina sono partiti i pagamenti di agosto ed entro il 20 di ottobre i lavoratori riceveranno quelli di settembre. Soprattutto nessuno verrà spostato. I tempi determinati saranno portati alla scadenza iniziale e a quel punto verrà valutato con noi l’eventuale rinnovo o l’assunzione a tempo indeterminato. Direi quindi una grande vittoria di Uil Trasporti. Qualcosa che adesso vogliamo ottenere anche con la RAI visto che non ci è ancora stato comunicato il nome dell’azienda subentrante. Girano diverse voci, ma non c’è nulla di ufficiale. Considerando che il contratto collettivo nazionale del Multiservizi prevede che quando si ha un cambio d’appalto si debba dare alle sigle sindacali un preavviso di 15 giorni con l’indicazione della nuova società, a 2 giorni dalla scadenza dell’appalto non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale. Pertanto, come abbiamo fatto con la Scala, continueremo la nostra lotta con la Rai. Non ci fermiamo perché pensiamo al bene di 25 lavoratori che lavorano lì da vent’anni>>.