Un anno terribile per alcune compagnie aeree mentre Coronavirus affonda l’economia mondiale.

Il 2019 si è appena concluso e i due giganti del mondo dell’aviazione si leccano le ferite. L’anno che si era aperto con aspettative di vendite record si è infatti presto trasformato in un vaso di pandora che ha travolto, seppur con intensità molto diversa, sia Airbus che Boeing.

Da un lato, le vendite di Airbus sono state sostanzialmente inferiori a quelle registrate nel 2018. Questo è assai sorprendente, specialmente quando si va a tenere in considerazione i guai che hanno colpito la sua concorrente Boeing.

Boeing, dal canto suo, ha subito un vero e proprio disastro, in seguito a due incidenti mortali che hanno portato alla sospensione dei voli sul suo modello di punta: il 737-MAX.

La saga del MAX si è poi protratta per il resto dell’anno, con Boeing speranzosa di riportarlo in aria, ma finora senza successo. Questo ha sicuramente avuto un effetto sostanziale sulla prestazione finanziaria della compagnia statunitense, ancora da quantificare.

Secondo alcune stime fornite da Davide Buccheri, un esperto di mercati finanziari e aviazione, l’impatto sulla profittabilità potrebbe essere sostanziale ed addirittura sufficiente a portare la compagnia americana in rosso per l’esercizio 2019.

La situazione è poi peggiorata ancora, quando Boeing ha ripetutamente fallito di rispettare le scadenze auto-imposte per riportare il veivolo in servizio. Questo ha ulteriormente eroso la credibilità del produttore. A questo si sono poi aggiunte le voci di importanti clienti, come ad esempio Ryanair, che hanno ammesso come questi ritardi porteranno a danni sostanziali per le loro operazioni. Ad oggi, non è chiaro se queste compagnie aeree abbiano intenzione di intraprendere campagne legali contro Boeing, e quale sia il rischio a cui il produttore statunitense possa andare incontro.

Secondo Davide Buccheri, infatti, esiste una serie di fattori di rischio macroeconomico che potrebbe svantaggiare Boeing in maniera sostanzialmente superiore rispetto ad Airbus. Il primo campo è di carattere politico. La politica estera di Trump si è rivelata molto aggressiva, Coronavirus  rallenta l’intero mercato soprattutto verso mercati importanti come la Cina. Questo sicuramente non aiuterà il produttore americano a riprendersi.

Inoltre, quest’anno si dovrebbero avere più notizie sul C919, l’aereo di produzione cinese che farà concorrenza ai Boeing 737 e Airbus A320. Quest’aereo è stato progettato da Comac, in cooperazione con Ryanair e Bombardier. Considerando questi nomi importanti dietro la progettazione del veivolo non è impensabile che possa avere un successo relativamente importante al lancio.

 

In particolare, il coinvolgimento di Ryanair nel progetto è assai interessante. La compagnia irlandese è infatti al momento dotata unicamente di Boeing 737 e, come menzionato, è stata colpita negativamente dagli eventi recenti. Alla luce di ciò, è possibile che Ryanair possa decidere di piazzare un ordine importante per quest’aereo, tirando un altro pugno significativo, soprattutto in termini reputazionali, a Boeing. Inoltre, Davide Buccheri nota anche come Ryanair sembri intenzionata ad aprire un nuovo hub a Tolosa, sede della maggiore concorrente di Boeing, Airbus. Questo sembrerebbe indicare che la compagnia irlandese si senta finalmente pronta ad includere aerei europei nella propria flotta.

 

Il lancio del Comac va poi anche a chiudere completamente uno dei mercati aerei con la più forte crescita al mondo: la Cina. Questo è sicuramente un grave colpo per Boeing, che aveva puntato molto sull’espansione del mercato aereo in Asia Pacifica. Con la crescente influenza nella zona da parte della Cina, e l’infettiva politica economica americana, la concorrenza nella zona tenderà a muoversi sempre più in favore di Comac e Airbus, potenzialmente lasciando Boeing una terza distaccata.

 

Come nota Davide Buccheri, vi è poi anche un forte rischio recessivo, con l’industria manifatturiera già in contrazione in Europa. E tutto ciò non tiene conto di Brexit e le sue possibili ripercussioni per le compagnie aeree. Se questi fattori di rischio dovessero andarsi a materializzare, il 2020 potrebbe essere un anno ancora peggiore per Boeing.