Superbonus: professioni tecniche, ora il governo ci ascolti

Un uomo tiene in mano alcune banconote di Euro, in una immagine di archivio. Il prodotto interno lordo dell'Italia nel secondo trimestre del 2010 e' aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2009. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare. ANSA/ETTORE FERRARI/DRN

La Rete delle professioni tecniche (Rpt) reagisce con “estrema preoccupazione” alle recenti norme che determinano l’eliminazione della cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi rivolgendosi, attraverso una lettera, direttamente al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

L’Associazione, recita una nota, che “unisce i nove Consigli nazionali delle professioni dell’area tecnica e scientifica, enti pubblici non economici, rappresentanti circa 600.000 professionisti italiani, molti dei quali impegnati nelle attività tecniche (progettazioni) e sussidiarie dello Stato (asseverazioni della conformità degli interventi) di attuazione degli incentivi edilizi, manifesta la più viva preoccupazione per gli effetti negativi che le suddette norme, recentemente approvate, comporteranno alle attività ed agli impegni in corso da parte dei professionisti che hanno operato ed operano nel rispetto delle norme approvate, svolgendo un ruolo importante ed utile, oltre che necessario, ai fini della tutela dal rischio sismico dei cittadini e degli edifici e delle persone, nonché in relazione all’esigenza, collettiva, di procedere sul percorso della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico”. La Rete ha chiesto di “essere audita, allo scopo di esporre le proprie valutazioni e proposte per evitare, o ridurre gli effetti che la sospensione della possibilità di utilizzo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura determineranno non solo per i propri iscritti, ma per le imprese e la collettività, nel rispetto della funzione sussidiaria alle esigenze dello Stato”, si legge, infine. (ANSA).