Ordine dei Commercialisti di Milano, superati i 10.000 iscritti.

L’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano, in controtendenza rispetto a buona parte del Paese, è in costante crescita e, ad oggi, ha superato le 10.050 unità.
Di queste quasi il 16% è sotto i 35 anni (5% nel 2018), stabili al 30% la fascia fra i 36 ed i 50 ed in riduzione gli over 50 con circa il 54% (63% nel 2018).
La componente femminile appare sul totale degli iscritti stabile nel tempo al 32%. In realtà per fasce di età si registra un 43% negli under 35, che si riduce ad un 36% nell’età compresa fra i 36 ed i 50, per poi diminuire al 27% circa negli over 50.
Nel merito va segnalato che l’Ordine ha avviato un’intensa strategia di valorizzazione delle professioniste.

“Il Comitato pari opportunità, eletto nel 2022, ha avviato una pianificazione triennale di interventi volti, in generale, a suggerire ed attuare interventi mirati su tutte le aree che ineriscono il tema delle pari opportunità”, dichiara la Presidente del Comitato Pari Opportunità Elena De Marziani.

I tirocinanti sono circa 1.000 e sono sostanzialmente stabili rispetto al 2018.
Questa la fotografia che emerge nella relazione della Presidente Marcella Caradonna di accompagnamento al bilancio consuntivo del 2022, che viene presentato oggi, 3 maggio, nell’assemblea degli iscritti.

“Sono numeri che dimostrano come in un territorio che offre molte e diversificate opportunità per il tessuto economico e sociale, anche diventare commercialista conserva la sua attrattività”, dichiara la Presidente.

“È, però, importante che il Legislatore comprenda il ruolo strategico che la nostra professione svolge quale cerniera di raccordo fra il cittadino, le imprese e lo Stato – sottolinea la Presidente – e la renda maggiormente competitiva in rapporto a chi, svolgendo la propria attività in ambito economico e fiscale, non essendo iscritto all’albo, non offre le medesime garanzie. È quindi fondamentale che, in epoca di riforme, si proceda concretamente ad una semplificazione degli adempimenti burocratici in capo agli Studi (come, ad esempio, in tema di antiriciclaggio), si riconosca nei fatti il lungo percorso di acquisizione di competenze richiesto ai commercialisti dando un ruolo delle materie di competenza introducendo specifiche riserve e, nelle more, si esentino gli iscritti dal frequentare corsi per essere inseriti in elenchi ministeriali”.

Sotto il profilo operativo, fra le molte progettualità dell’Ordine che hanno preso avvio nel 2022, sono da segnalare i percorsi avviati di contenimento nella sede del consumo di CO2 (con la certificazione Carbon footprint) e di riduzione del “gender gap” (con la certificazione della parità di genere).

“Oggi i temi della sostenibilità, ambientale e sociale, costituiscono un valore aggiunto non solo per le imprese, ma per tutti i cittadini, è un bagaglio valoriale molto presente nella nostra categoria ed è, quindi, importante che l’Ordine sia protagonista e testimonial con azioni concrete dell’attenzione che noi commercialisti riserviamo a queste aree”, afferma Marcella Caradonna.

In quest’ottica è stato anche avviato nella struttura un progetto sperimentale di “lavoro agile” che aiuti chi lavora al suo interno a conciliare gli impegni famigliari con quelli dell’Ordine ed è stato deliberato un programma triennale di transizione digitale che, anche con il ricorso all’intelligenza digitale, agevoli gli iscritti negli adempimenti burocratici ed ottimizzi il lavoro di back office.

Nell’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento, strumento di supporto alle persone in difficoltà finanziaria, sono stati definiti debiti per circa 21 milioni.
In crescita è anche l’offerta formativa, tutta gratuita, che registra nel 2022 oltre 500 eventi (seminari, corsi, e-learning di approfondimento ed attualità).

L’Ordine ha al proprio interno 39 commissioni di studio, il Centro studi e i gruppi di lavoro.
“Un piccolo esercito di colleghi di assoluta professionalità – sottolinea Caradonna – grazie ai quali possiamo consentire agli iscritti di aggiornarsi sui differenti temi, in forma gratuita e senza oneri aggiuntivi, e offrire, inoltre, spunti di riflessione e proposte (che arrivano dall’esperienza sul campo) alle istituzioni e al mondo della politica”.

“I numeri presenti nel bilancio sono il riflesso delle politiche attuate di investimento, ma anche attenzione ai costi”, specifica la tesoriera dell’Ordine Emanuela Ardillo.

“L’Ordine è in perfetto equilibrio sotto tutti i profili economico, finanziario e patrimoniale, poiché, pur con un’intensa attività burocratica (essendo un ente pubblico) istituzionale e formativa, registra un avanzo di Euro 241.848,77 con riserve per Euro 1.665.263,10”.

Sostenibilità e innovazione affiancate a un’attenzione alle esigenze degli iscritti e del tessuto sociale del nostro territorio sono le linee strategiche che stanno caratterizzando l’Ordine – conclude la Presidente – e siamo particolarmente contenti dell’attenzione che viene riservata alla nostra realtà, dal mondo delle Istituzioni, dell’economia e dei media”.