Premio La Comunicazione che fa bene a Leroy Merlin.

Leroy Merlin vince il Primo Premio per “La Comunicazione che fa Bene”, nato con l’intento di portare all’attenzione di tutti il ruolo che l’industria dell’advertising e più in generale l’iniziativa del settore privato può giocare nella creazione di un bene comune. «Oggi per un’azienda l’impegno ambientale e sociale rappresenta un elemento essenziale per poter costruire un legame di fiducia con i consumatori – sottolinea Giampaolo Rossi, Co-Founder e Amministratore di Oltre La Media Group editore di Touchpoint. Un’autentica strategia purpose driven però non è destinata a fermarsi all’individuazione di nuove formule per una comunicazione che strizzi l’occhio, magari in modo un po’ ruffiano, alle tematiche della sostenibilità. Serve una generale presa di responsabilità da parte delle imprese che però deve avere l’obiettivo di creare e far crescere un valore per la collettività che sia strettamente connesso al business e allo stesso tempo coerente con la mission aziendale. Il Premio “La Comunicazione che fa Bene”, nasce proprio per accrescere la consapevolezza del ruolo che può ricoprire l’industria pubblicitaria all’interno dell’ecosistema in cui opera. Un percorso che parte dall’award che abbiamo assegnato in occasione dei Touchpoint Awards\\Strategy, perché siamo convinti che un’iniziativa come questa non serva solo a stabilire dei benchmark per le aziende, ma soprattutto debba porsi l’obiettivo di promuovere il confronto fra le diverse realtà che animano il tessuto economico e sociale del nostro Paese. Una visione che condividiamo con il nostro partner EG Media SB, con il quale abbiamo progettato questo premio».

“L’idea è nata per creare qualcosa di nuovo che fosse percepito non tanto per la sua novità quanto per il suo impatto, per la sua capacità di far riflettere. L’obiettivo è quello di mettere in discussione certi preconcetti negativi che si hanno verso l’industria e all’interno dell’industria della Pubblicità. Siamo convinti che la comunicazione possa essere strumentale al bene comune e alla trasformazione positiva” afferma Elena Grinta, Founder EG Media SB.

La Giuria del Premio ha costituito una novità nel panorama dei riconoscimenti alla Pubblicità, essendo stata selezionata perché rappresentasse a 360° i diversi portatori di interesse: dal settore privato all’industria creativa, dai consumatori ai giornalisti, con un’attenzione particolare al mondo dell’attivismo. Una Giuria dalla composizione eterogenea, non necessariamente di ‘addetti ai lavori’, con l’obiettivo di dare spazio a differenti punti di vista, esperienze e professionalità. L’eccellenza dei profili dei partecipanti a questa Giuria non fa altro che sottolineare l’importanza di un’iniziativa il cui obiettivo, va ribadito, è di portare all’attenzione di tutti il ruolo cruciale dell’industria pubblicitaria nell’affrontare le sfide dello “Sviluppo Sostenibile” (SDGs 2030), puntando i riflettori su quei progetti che hanno scelto di utilizzare le risorse creative per migliorare il mondo in cui viviamo e contribuire a garantire un futuro sostenibile per tutti.

Hanno preso parte alla Prima edizione del Premio per “La Comunicazione che fa Bene”, in qualità di Giurati: Andrea Di Stefano,Direttore del mensile Valori.it, Andrea Farinet, Presidente Fondazione Pubblicità Progresso, Patrizia Gilberti, Responsabile Relazioni Esterne UPA, Luca Lorenzini, Co-founder & Executive Creative Director SMALL New York, Laura Pulcini, Vicepresidente ADOC – Ass. per la difesa e orientamento dei consumatori, Celeste Righi Ricco, Co-Founder and Public Relations Manager at Change For Planet, Marina Spadafora, Sustainability consultant e Coordinatore nazionale di Fashion Revolution Italy.

Ampia soddisfazione è stata manifestata dal vincitore del Premio “La Comunicazione che fa Bene”, attraverso Stefania Savona, Communication and Brand director, Leroy Merlin: “Siamo molto orgogliosi di questo ulteriore riconoscimento per una delle iniziative a cui l’intera azienda ha preso parte dedicando energie e tempo. Leroy Merlin continua a impegnarsi concretamente nelle communities locali per abilitare e supportare chi è in difficoltà a migliorare il proprio habitat. Perché crediamo che una casa migliore migliori la vita”.