Mutuo condominiale, la soluzione per i lavori sulle parti comuni.

da Immobiliare.it

A molti sarà capitato di dover accendere un mutuo: per l’acquisto di una casa, ad esempio, o anche soltanto per opere di ristrutturazione o di efficientamento energetico. In pochi, però, avranno sentito parlare del mutuo condominiale, una particolare tipologia di finanziamento che riguarda appunto il condominio, un ente di gestione sprovvisto di personalità giuridica.

Il mutuo condominiale funziona esattamente come un ordinario contratto di mutuo: si riceve una somma di denaro, solitamente da parte di un istituto bancario, e si è tenuti a restituirla a rate con la maggiorazione degli interessi. In questo caso, tuttavia, il richiedente del mutuo è un condominio, che non può assumere obbligazioni né essere titolare di diritti autonomi rispetto ai condòmini che lo abitano. Come afferma la legge, il condominio non ha personalità giuridica ed è privo di un suo patrimonio. I residenti sono i soli titolari dei diritti sulle parti comuni dello stabile: questo implica che il mutuo condominiale sia potenzialmente più difficile da sottoscrivere.

Pur essendo a conoscenza di tutte queste problematiche, nella maggior parte dei casi gli istituti bancari concedono ugualmente i mutui condominiali ipotecari, applicando la garanzia sulle parti comuni degli edifici. Il primo passo per accendere un mutuo condominiale è l’autorizzazione degli interventi da effettuare (ad esempio la ristrutturazione di parti comuni) da parte dell’assemblea di condominio, a cui segue l’affidamento dell’incarico all’amministratore: se i lavori interessano i singoli alloggi privati, la delibera deve essere assunta all’unanimità; se invece sono interessate le sole parti comuni del condominio, basta l’assenso da parte della maggioranza dei condòmini, che però devono rappresentare almeno i due terzi dei millesimi di proprietà. In ogni caso è fondamentale tenere presente che, in caso di mutuo condominiale, tutti i condòmini risulteranno obbligati nei confronti della banca: in parole povere, se alcuni non dovessero pagare le rate del mutuo ne risponderebbero anche gli altri in via sussidiaria.