Lavoro, protesta del settore alberghiero davanti a Prefettura.

Decine di lavoratori del settore alberghiero si sono riuniti davanti alla sede della Prefettura di Milano per rivendicare i propri diritti durante l’emergenza sanitaria.

Tre i punti fondamentali della protesta organizzata dai sindacati Confederazione unitaria di Base e S.I. Cobas: “Chiediamo prima di tutto che il blocco dei licenziamenti venga prorogato fino a fine anno – ha detto Roberto Firenze di S.I. Cobas – e che le aziende non abbiano deroghe per aggirare tale blocco. In secondo luogo, che la cassa integrazione copra almeno l’80% dello stipendio, mentre ora arriva a malapena al 50%”.

“Rischiamo la fame” recita un cartello appeso al muro della prefettura. Infine, la questione degli appalti: “Sono mesi che organizziamo presidi – ha raccontato un’altra rappresentante dei Cobas – chiedendo a gran voce che il problema degli appalti venga risolto. È necessario costruire rapporti di lavoro stabili e assunzioni dirette perché la catena degli appalti è incontrollabile, come dimostra il caso dell’hotel Gallia, dove 80 lavoratori sono attualmente a casa perché a dicembre è stato ritirato l’appalto”. (ANSA).