Economia, Assolombarda: export e fiducia imprese in crescita.

In crescita l’export lombardo nel primo trimestre di quest’anno trainato dalle buone performance dei settori dell’elettronica, dell’alimentare e del farmaceutico. Un’intensificazione della fase favorevole del manifatturiero è attesa in questi mesi e in prospettiva, in considerazione dell’aumento a maggio della fiducia delle imprese lombarde e del Nord Ovest, sui massimi da fine 2017.

Anche i servizi proseguono il recupero, grazie all’allentamento delle restrizioni, e la fiducia torna positiva e sui massimi dalla primavera 2018. Rimane critica la situazione del mercato del lavoro: sono 193mila gli occupati in meno nel primo trimestre 2021 rispetto a un anno prima e 90mila i disoccupati in più nello stesso periodo.

Sono questi alcuni dei dati evidenziati nel booklet economia a cura del Centro Studi di Assolombarda, pubblicato su Genio & Impresa (Genioeimpresa.it/), il web magazine dell’Associazione. Guardando nel dettaglio i numeri, nel primo trimestre 2021 in Lombardia si assiste a un rimbalzo delle esportazioni pari al +3,5% rispetto a inizio 2020, ma ancora non vengono recuperati i livelli pre-pandemia: – 0,8% rispetto al primo trimestre 2019 che significa 256 milioni di euro di fatturato estero non realizzato dalle imprese lombarde.
Nel confronto con le altre grandi regioni manifatturiere europee, il gap lombardo è più contenuto di quello di Bayern (-2,9%) e Auvergne-Rhône Alpes (-5,8%); Cataluña (+4,8%) e Baden-Württemberg (+2,6%) superano invece i livelli del 2019.

All’interno del manifatturiero, il quadro del recupero a inizio 2021 rispetto al pre Covid si polarizza ulteriormente tra settori. A segnare risultati negativi: la moda in Lombardia registra una diminuzione di fatturato estero di -453 milioni di euro (-13%) nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019, ad essere interessata è principalmente Milano (-107 milioni), a seguire Como (-105 milioni), Pavia (-81 milioni) e Mantova (-52 milioni).

In calo la meccanica regionale in valori assoluti con -251 milioni di euro, di questi 222 milioni solo per le imprese milanesi, mentre i -252 milioni di euro registrati dall’ automotive lombarda si distribuiscono prevalentemente tra Varese (-184 milioni), Milano (-96 milioni) e Brescia (-31 milioni). Tra i settori più performanti, l’aumento della farmaceutica è di ben 338 milioni di euro, spinta da Milano (+168 milioni) e Monza Brianza (+75 milioni di euro), quello dell’elettronica, pari a 324 milioni di euro, si concentra a Lodi per quasi la metà (+157 milioni di euro). Infine, l’alimentare lombardo supera di 115 milioni i valori di export del 2019, un risultato raggiunto grazie in particolare a Milano (+65 milioni), ma bene anche a Mantova (+29 milioni), Cremona (+18 milioni) e Pavia (+9 milioni).

La fiducia delle imprese, soprattutto nel manifatturiero a maggio segna un aumento, in particolare nel Nord Ovest dove raggiunge i massimi da fine 2017 sia sul fronte degli ordini interni ed esteri, sia nelle prospettive a breve, con le attese, per i prossimi tre-quattro mesi, di ordini e di produzione sui massimi dalla primavera 2018. Questo quadro ben si inserisce in quello europeo dove la Germania è stabile sui massimi della serie storica, la Spagna tocca il punto più elevato da fine 2017 e la Francia dall’estate 2018. Anche nei servizi del Nord Ovest italiano, come nei principali Paesi europei, la fiducia torna su valori positivi a maggio e si posiziona sui massimi da febbraio 2018, superando quindi i livelli pre-pandemia. Seppur più cauta, rispetto alle imprese, la fiducia dei consumatori mostra un netto miglioramento e a maggio nel Nord Ovest torna su livelli comparabili a quelli pre-pandemia.

In particolare, la componente del clima economico del paese (finora su valori storicamente depressi) con un sensibile balzo si riporta sui massimi da inizio 2020 e in linea con la componente personale. Nel primo trimestre 2021 in Lombardia gli occupati diminuiscono di 193 mila unità rispetto a un anno prima ma, nonostante gli inattivi, in un anno siano 109mila in più, si riduce parzialmente l’effetto ‘scoraggiamento’. Torna, infatti, a crescere la disoccupazione, 90mila unità in più (in valori assoluti), con un tasso al 6,9%, era al 4,9% nel primo trimestre 2020. Un trend che si riscontra anche nelle altre grandi regioni europee: al 12,9% in Cataluña, al 4,1% in Bayer, al 4,4% in Baden-Württemberg.

Nell’analisi per territori, a Milano, nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo 2019 (pre-covid), le imprese hanno perso 435 milioni di euro di fatturato estero. Rispetto al dato regionale annuo, nei primi 3 mesi di quest’anno le esportazioni delle imprese di Milano flettono (-3,8%).

Nel confronto con i livelli pre Covid, tra i settori più in difficoltà emergono la meccanica con -222 milioni di euro l’export nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019, -11,8%, la moda con perdita di fatturato di 107 milioni di euro (-5,7%), l’automotive con -96 milioni di euro (-21,8%) e i metalli con -76 milioni di euro (-9,6%). Risultati decisamente opposti per la farmaceutica, le cui vendite estere sono aumentate del 14,4% che equivale a 168 milioni di euro. L’allentamento delle restrizioni influenza la mobilità delle persone: nella prima decade di giugno gli spostamenti superano i livelli pre Covid di inizio 2020 del +13% e la contrazione degli spostamenti verso i luoghi di lavoro si riduce dal -30% in aprile al -23% di inizio giugno, meno però che in Lombardia (-19% a giugno).

Per quanto riguarda Monza e Brianza, l’export delle imprese monzesi nel primo trimestre 2021 rafforza ulteriormente la ripartenza già avviata durante la scorsa estate, segnando un rimbalzo del +10,5% su base annua, superando i livelli del primo trimestre 2019 (pre-pandemia) del +7,2% (mentre nella media lombarda permane un gap del -0,8%). La performance, tradotta in un aumento di 169 milioni di euro di fatturato realizzato sui mercati internazionali è sostenuta da 8 settore su 13. In particolare la farmaceutica con un aumento di 75 milioni di euro (+58,4%), i metalli con +46 milioni di euro (+10,2%) e l’elettronica con +30 milioni di euro (+12,3%). I dati tempestivi sulla mobilità delle persone confermano la prosecuzione della ripartenza: nella prima decade di giugno gli spostamenti superano i livelli di inizio 2020 del +18% e la contrazione degli spostamenti verso i luoghi di lavoro si riduce al -17% (dal -25% in aprile, prima dell’allentamento delle restrizioni), in linea con la media lombarda.

Infine, a Lodi, grazie allo straordinario exploit dell’elettronica (+157 milioni di euro, +81,8%) nel primo trimestre 2021 l’export delle imprese lodigiane è pari al +22,4% su base annua, superano i livelli pre pandemia: +22% le vendite sui mercati esteri nel confronto con il primo trimestre 2019 (-0,8% il gap nella media lombarda), ossia +161 milioni euro. Le imprese lodigiane rafforzano così la performance già brillante di fine 2020. Ma non è solo l’elettronica ad aver influito positivamente. Bene anche l’alimentare (+1,4%), gli apparecchi elettrici (+9,4%), la farmaceutica (+52%) e la chimica di base/fertilizzanti (+40,4%), diversamente dalla chimica/cosmetica ancora inferiore rispetto al primo trimestre 2019 (-11,9%). I dati che riguardano la mobilità delle persone mostrano la consistente ripartenza in atto nel lodigiano: nella prima decade di giugno gli spostamenti superano i livelli di inizio 2020 di quasi il +25% e la contrazione degli spostamenti verso i luoghi di lavoro si riduce al -16% (dal -25% in aprile, prima dell’allentamento delle restrizioni).(MiaNews)