Coronavirus, Borsa giù, spread su, scende il petrolio.

epa08273214 Traders work on the floor of the New York Stock Exchange at the end of the day in New York, New York, USA, on 05 March 2020. The Dow Jones industrial average closed down nearly 1,000 points as investors continued to react to news that the coronavirus is spreading to more countries. EPA/JUSTIN LANE

Piazza Affari scivola sotto il peso delle vendite che non risparmiano nessuno sul listino principale.

Poste Italiane dopo i conti e soprattutto una visione positiva sul 2020 ha provato a resistere ma ha dovuto capitolare e ora cede l’1,4% mentre il Ftse Mib si appesantisce (-3% a 20.903 punti). Tra i peggiori Prysmian che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti, in linea con le attese, ma ha dato una visione incerta sull’anno in corso e questa mattina cede il 7,12 per cento. Azimut nonostante il miglior risultato della sua storia lascia il 6,4%, Unicredit sempre pesante cede il 4%. Le banche sono sottopressione con Ubi Banca in ribasso del 3,7%, Intesa Sanpaolo il 3,2%, Banco Bpm il 4,3 per cento. Mps, mentre si cerca la quadra per il rinnovo dei vertici, cede il 5%. Atlantia cede il 4,55% dopo le indiscrezioni su un’interruzione del tavolo con F21. Essilux a Parigi dopo i conti lascia il 2,28 per cento.

Tutte in terreno negativo le principali Borse europee in apertura di seduta. Londra cede l’1,5% a 6.606 punti, Francoforte il 2,09% a quota 11.694 punti, Parigi il 2% a quota 5.253.

Apertura in netto rialzo per per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 184 punti, 9 in più rispetto ai livelli ieri in chiusura di giornata. Il rendimento del decennale italiano è pari all’1,12%.

Euro in calo in avvio dei mercati. La moneta unica passa di mano a 1,1232 dollari mentre sullo yen è a quota 118,52.

Tornano le vendite sui mercati azionari. In Asia sono i titoli finanziari e i gruppi delle materie prime a soffrire più degli altri, sempre sotto l’effetto dei timori per l’impatto dell’epidemia da Coronavirus. L’indice della regione ha perso il 3,4%, Tokyo ha lasciato il 2,7%, Hong Kong il 2,16%, Shanghai l’1,2%, Shenzhen lo 0,74 per cento. Seul ha perso il 2,16% e Sydney il 2,8% ai minimi degli ultimi 11 mesi.

L’impatto sull’economia mondiale del coronavirus continua ad abbattere i prezzi del petrolio con il Brent europeo che scende sotto la soglia dei 50 dollari e passa di mano a 49,46 dollari al barile. In ulteriore calo anche il Wti che dopo i crolli della vigilia perde ancora l’1% a 45,44 dollari al barile. Per oggi è attesa una decisione sugli ulteriori tagli di produzione proposti dai membri dell’Opec che vedono però la Russia contraria. (ANSA)