Coprifuoco e lockdown, flash mob dei lavoratori dello spettacolo in Piazza della Scala.

Presidio dei lavoratori dello spettacolo in piazza Scala a Milano, 30 ottobre 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Sono centinaia i lavoratori del mondo dello spettacolo, cantanti, musicisti, attori, ballerini, maestranze di ogni tipo, che sono scesi in piazza anche a Milano davanti al teatro alla Scala per chiedere “diritti, dignità, reddito e cultura”, come recita un grande striscione.

I manifestanti hanno riempito la piazza, mantenendo le distanze di sicurezza e secondo gli organizzatori sono circa un migliaio.

Ognuno porta al collo dei cartelli rossi con le richieste che portano avanti con questa protesta: “Abbiamo diritto al rispetto dei nostri contratti’, ‘I teatri sono luoghi sicuri’, ‘La danza non contagia’. Nel corso di un flashmob hanno diretto tutto insieme i cartelli verso il teatro alla Scala e poi verso il Comune. In piazza Scala risuona la musica durante la protesta. Da molti arriva la richiesta di riaprire i luoghi della cultura che “sono sicuri perché vengono rispettate tutte le regole”.

Dopo la chiusura dei luoghi della cultura, in seguito al decreto del governo, i lavoratori chiedono “sostegno – come ha spiegato Francesco Aufieri, segretario generale della Slc Cgil Milano -. Il mondo dello spettacolo deve essere sostenuto dal governo, dopo le ennesime chiusure bisogna garantite un reddito ai lavoratori, una copertura previdenziale, e chiediamo un tavolo di trattativa nazionale per lo stanziamento dei fondi e sulle regole della riapertura”.

“Si riprenda il lavoro con le giuste misure di sicurezza e che ci sia una garanzia per questo lavoratori – ha commentato Bruno Bifronte della Uil Milano – . È il settore che ha chiuso prima e riaperto dopo e paga prezzo pesante”. (ANSA).