Comune avvia iter per istituzione Fondo Milano di Mutuo Soccorso.

Creare un “Fondo Milano di Mutuo Soccorso 2021” che raccolga contributi da parte dei cittadini in condizioni economiche vantaggiose a favore di chi è più in difficoltà secondo il criterio “Chi più ha, più dia; chi più bisogno più riceva”.

E’ l’oggetto dell’ordine del giorno proposto dal consigliere comunale di Milano in Comune Basilio Rizzo e approvato dall’aula virtuale di Palazzo Marino questo pomeriggio. Rizzo ha definito la proposta come “l’istituzione di una patrimoniale volontaria”.

“Il Consiglio comunale invita sindaco e giunta ad un forte appello civico ed etico rivolto ai settori economici, ai soggetti singoli e collettivi più fortunati della città perché le risorse disponibili siano incrementate da donazioni e contributi che ricalchino l’esperienza del Fondo di Mutuo Soccorso 2020 cosi da aiutare tutti, senza lasciare indietro nessuno, sul tragitto verso una città finalmente post-COVID”, spiega il testo dell’ordine del giorno.

“L’indirizzo proposto è dunque quello della creazione di un “Fondo Milano di Mutuo Soccorso 2021”, che raccolga e promuova contributi a 360 gradi, che implementino quanto a disposizione dell’Amministrazione Comunale integrato e gestito nell’ambito del Bilancio 2021, secondo i criteri che possano essere tradotti nel principio ‘Chi più ha, più dia; chi più ha bisogno più riceva'”, specifica il documento. In particolare, “le misure e le priorità degli interventi andrà parametrata alle condizioni di vita delle famiglie e delle persone e non spartita tra le diverse categorie economiche, professionali e sociali. Per rendere più equa e spedita la distribuzione delle risorse potranno essere utilmente fruiti dati ed indicatori già nelle disponibilità dell’Amministrazione (gli ISEE, i registri di presa in carico dei servizi sociali, la tariffazione nelle mense scolastiche, i canoni degli affitti di ERP, le bollettazioni di gas ed elettricità ecc…). Ulteriori contributi potranno provenire da una collaborazione attiva e fruttuosa con le partecipate del Comune (si pensi ad esempio a Milano Ristorazione, MM, Sogemi, A2A) e con le numerose Fondazioni ed associazioni del volontariato e del 3^ settore di cui è fortunatamente ricca la città”, conclude il testo.

“Ci sono denari che arrivano dal Governo e che spesso sono indirizzati ad alcune categorie di persone o produttive. Io propongo che ci siano risorse che abbiano un criterio fondamentale: quello delle condizioni di vita delle persone”, ha spiegato Rizzo.

“I parametri di riferimento dovrebbero essere la possibilità o meno di pagare le rette per la scuola dei propri figli o la possibilità di pagare le bollette della luce. Abbiamo diversi parametri che possono individuare il grado di povertà che si è creato in città. Questo deve diventare il primo punto: i primi a cui dobbiamo dare soddisfazione con i contributi sono coloro i quali hanno bisogno non di conservare le ricchezze che avevano prima o gli stipendi di prima, ma le condizioni minime per poter vivere con dignità e decentemente nella nostra città”, ha concluso Rizzo.(MiaNews)