Borsa, giornata positiva, effetto riapertura.

La Borsa di Milano (+0,8%) prosegue in rialzo nel giorno dello stacco delle cedole da parte di nove società del listino principale. Il pagamento dei dividendi, secondo i calcoli di Borsa Italiana, peserà sul Ftse Mib per lo 0,86%. Piazza Affari, in linea con gli altri listini europei, risente positivamente della ripartenza delle attività produttive dopo il lockdown provocato dalla pandemia da Covid-19. In cima al listino svettano Ferragamo (+3,7%), Tenaris (+2,4%) e Mediobanca (+2,3%). Bene anche le banche con Intesa (+1,2%), Unicredit, Bper e Banco Bpm (+1,1%) mentre è in controtendenza Ubi (-0,7%). Performance negativa per alcuni dei titoli delle società che staccano il dividendo. Italgas (-5,7%), Generali (-2,2%), A2a (-3,7%), Recordati (-1%) e Eni (-0,5%).

Le Borse europee aprono in deciso rialzo. Francoforte segna un +2,09% con il Dax a quota 10.683 punti. Parigi sale dell’1,95% con il Cac 40 a quota 4.361 punti mentre Londra registra un +2,19% con il Ftse 100 a 5.926 punti.

Avvio di settimana senza nette variazioni per lo spread tra btp e bund che segna 238 punti (237 venerdì a fine giornata). Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,86%.

Avvio di settimana in rialzo per le quotazioni del petrolio con il greggio wti che torna sopra i 30 dollari al barile, ai massimi da 2 mesi sulla scia della ripresa graduale delle attività produttive. Il brent tocca quota 33,57 dollari al barile.

Alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, la Consob ha deciso di sospendere il divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti. La Consob continuerà a monitorare attentamente l’andamento generale dei mercati finanziari.
Lo stop alle vendite allo scoperto, in seguito alla decisione di Consob di sospendere il divieto, terminerà alle 23.59 di oggi. Lo si legge nel comunicato dell’Autorità nel quale, si spiega, “dall’implementazione del divieto, la Consob ha osservato una progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, a cui tuttavia si è associata una riduzione della liquidità. Alla luce di queste circostanze, la Commissione, in consultazione con l’Esma e con le autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna, che hanno adottato misure analoghe, ha deciso di sospendere il divieto alle posizioni nette corte”.
Considerando che la pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 e le incertezze legate al suo impatto sull’economia costituissero una seria minaccia alla fiducia degli investitori, il 17 marzo 2020 la Consob – ricorda la Commissione – ha annunciato la decisione di vietare l’assunzione di nuove posizioni nette corte e l’incremento delle posizioni nette corte esistenti per un periodo di 3 mesi.
Alla luce della flessione uniforme dei mercati finanziari e delle significative incertezze sul loro andamento futuro, la Commissione adottando questa misura eccezionale, ha voluto impedire che un incremento delle posizioni nette corte potesse avere un effetto pro-ciclico. La Consob continuerà a monitorare attentamente le condizioni generali di mercato e rimarrà in stretto contatto con le altre autorità. Nel caso le condizioni di mercato lo richiedessero, la Consob si farà portatrice di un’istanza per un’azione coordinata a livello europeo. Rimane, invece, in vigore la decisione dell’Esma che impone un obbligo di notifica delle nuove posizioni nette corte che raggiungono la soglia dello 0,1% del capitale sociale.

Le Borse asiatiche chiudono in terreno positivo, seguendo il tentativo di recupero degli indici azionari statunitensi. Sui mercati torna l’ottimismo con i dati migliori del previsto del Pil giapponese nel primo trimestre. Sullo sfondo restano le preoccupazioni per i danni dall’economia provocati dal covid-19. Tokyo (+0,48%) termina la seduta in rialzo. Sul fronte valutario lo yen si stabilizza sul dollaro a 107,20, e sull’euro a un livello di poco superiore a 116. A mercati ancora aperti sono in positivo Hong Kong (+0,32%), Shanghai (+0,45%) e Seul (+0,51%). In forte calo Mumbai (-3%) mentre è piatta Shenzhen (+0,01%). Sul versante macroeconomico in arrivo i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito e l’indice del mercato immobiliare degli Stati Uniti.

L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia del coronavirus penalizza ulteriormente l’economia giapponese, che entra ufficialmente in recessione, facendo segnare la seconda contrazione trimestrale consecutiva. L’entità del calo è tuttavia inferiore alle previsioni. Nel periodo tra gennaio e marzo il Pil segna una flessione dello 0,9% rispetto alle stime di un meno 1,1%. Su base annualizzata il declino é del 3,4%, con una diminuzione dei consumi nel primo trimestre dello 0,7%. (ANSA)