Borsa, giornata negativa, Milano -1%.

La targa di piazza degli Affari di Milano in un'immagine d'archivio dell'8 ottobre 2008. ANSA / JENNIFER LORENZINI

Piazza Affari frena ulteriormente a fine mattinata (Ftse Mib -1,1%), con quasi l’intero paniere in rosso, a partire da Diasorin (-5,49%), congelata anche per eccesso di volatilità, oggetto di prese di beneficio dopo il balzo della vigilia. Gira in calo Mediobanca (-0,9%) dopo un avvio brillante a seguito del via libera della Bce al rafforzamento di Delfin dal 9,89 fino al 19,99%.

Con lo spread di nuovo in risalita a 143,8 punti frenano i bancari Unicredit (-2,3%) e Intesa (-2,2%). Più caute Banco Bpm (-1,8%), Bper (-1,49%) ed Mps (-0,62%).

Il calo del greggio (Wti -0,2%) che non scende comunque sotto i 43,3 dollari al barile, frena Tenaris (-2%), Saipem (-1,88%) ed Eni (-1,15%). Contrastate Tim (-0,54%) in pieno dibattito sulla rete unica, e Tiscali (+4,55%), indicata come possibile partner industriale del progetto Fibercop che il Cda di Tim si prepara a varare.

Sugli scudi Beghelli (+9,3%) e la Roma (+5,22%), sempre più sopra rispetto agli 11,65 centesimi dell’Opa di Friedkin, sotto pressione invece Saras (-3,2%), Fila (-3,15%) e Autogrill (-2,39%). (ANSA).