Borsa, giornata di oscillazioni.

Oscilla intorno alla parità Piazza Affari, in avvio della seduta di metà settimana, non distante dalle altre principali Borse europee, dopo la chiusura in negativo di molte delle più grandi Piazze asiatiche, influenzate dai timori per il Covid 19 in Giappone e nelle Filippine e dall’annunciata stretta cinese sulle società che negli ultimi anni hanno registrato la crescita maggiore. L’attesa è soprattutto per la riunione di politica monetaria della Fed.

A Milano, con lo spread in lieve rialzo a 106,4 punti e il rendimento del decennale italiano allo 0,61%, le banche vanno in ordine sparso, con qualche guadagno per Fineco (+0,2%) e Intesa (+0,1%) e Bper (+0,09%), piatto Banco Bpm (-0,04%), in calo Unicredit (-0,2%). Giù anche Banca Generali (-0,7%) e Banca Mediolanum (-0,7%). In altalena le contrattazioni di Carige, al secondo giorno del suo ritorno in Borsa dopo due anni e mezzo di assenza, col titolo fermo a un teorico +46,2% a 0,80 euro. Tonfo di Moncler (-4,3%) a 57,08 euro, con anche uno stop al ribasso, il giorno dopo i conti del semestre positivi, ma che Morgan Stanley sostiene non abbastanza per le aspettative degli investitori. Perdono il giorno dopo i conti anche Tim (-0,1%), Italgas (-0,6%) e Campari (-0,1%), quest’ultima dopo una corsa al rialzo alla vigilia. In rosso, nel giorno in cui attendono i conti, Prysmian (-1,4%) e Hera (-0,1%). Male Azimut (-0,7%).

Rimbalzo in positivo per Stm (+1,5%) tra i semiconduttori e bene tra le utility A2a (+1,2%), nell’industria Leonardo (+0,9%) e Buzzi (+0,5%). In forma Enel (+0,9%). Hanno rialzato la testa rispetto alla seduta precedente le auto, da Stellantis a Ferrari (+0,1% entrambe). Velocità diverse tra i petroliferi, con perdite per Saipem (-0,4%) , mentre guadagnano Eni (+0,3%) e nell’impiantistica Tenaris (+0,2%), col greggio in rialzo (Wti +0,5%) a 72,02 dollari al barile. (ANSA).