Borsa, giornata altalenante. Spread in calo.

Accelera Piazza Affari (+1,43%) dopo due ore di scambi, con lo spread in calo a 139,6 punti e gli occhi puntati su Mps (+13% teorico), che non riesce a fare prezzo nel giorno del Cda straordinario su un possibile aumento di capitale.

Un passaggio che riaccende i riflettori su una possibile aggregazione, con i soliti nomi che vengono fatti, da Unicredit (+1,84%) a Banco Bpm (+2.45%). In luce anche Intesa (+2%), che ha già fatto la sua aggregazione con Ubi Banca, e Bper (+2,46%), che si è ricapitalizzata per rilevare gli sportelli in esubero dall’operazione.

In calo a 139,1 punti lo spread, che si riporta sul valore registrato in apertura. Sprint di Stm (+2,3%), in linea cn l’andamento del settore in Europa, mentre Mediolanum (+3,24%) è spinta dagli analisti di Mediobanca (+1,51%), che inverte la rotta. Il tentativo di rimbalzo del greggio (Wti -2,43% a 34,89 dollari), che si riavvicina a quota 35 dollari al barile, ha fatto invertire la rotta a Saipem (+4,38%) ed Eni (+2,06%). Bene anche Exor (+1,68%), Fca (+1,23%) ed Enel (+1%), a cui gli analisti di Banca Akros hanno alzato il prezzo obiettivo. Azzera il calo Nexi, che ha annunciato l’esclusiva per la fusione con Nets.
Pochi i segni meno, limitati a Diasorin (-1%), Italgas (-0,8%) e Campari (-0,47%). (ANSA).