Bonometti (Confindustria): serve piano di investimenti anche per privati.

“Non ci possono essere ripresa e innovazione senza il rilancio dell’industria”: lo afferma Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, durante la prima tappa di ‘Innovation days – La fabbrica del futuro’, il digital roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria per raccontare la ripresa economica e l’innovazione delle imprese italiane.

“Dobbiamo crescere per competere e bisogna aiutare le imprese in questo percorso di trasformazione. E’ necessario un grande di piano di investimenti, destinati non solo alle aziende pubbliche, ma anche a quelle private. La digitalizzazione è fondamentale, è il focus su cui concentrarsi per affrontare il tema dell’innovazione”.

Bonometti ha poi commentato l’incontro avuto con Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale: “Non bisogna fare tanta filosofia, va digitalizzato il Paese. La banda larga e la fibra ottica sono degli strumenti essenziali per permettere alle imprese di realizzare la vera innovazione e diventare competitive. Oggi per collegarsi alla fibra ottica devono pagare centinaia di euro e questo è uno svantaggio nei confronti degli altri Paesi. Le imprese vanno accompagnate verso la trasformazione digitale di processo e di prodotto, e devono essere create le opportunità per accedere all’intelligenza artificiale”.

Secondo il presidente di Confindustria Lombardia, inolte innovazione e digitalizzazione devono interessare non solo le imprese ma anche la pubblica amministrazione: “Non si possiamo pensare di digitalizzare e innovare le imprese senza farlo con il sistema in cui operano, altrimenti la pubblica amministrazione diventa un freno allo sviluppo e la crescita. Digitalizzare la pubblica amministrazione vuol dire dare servizi più appropriati alle imprese e dare risposte in tempi certi”. L’ultimo punto trattato da Bonometti riguarda la formazione delle figure professionali: “Tutta questa evoluzione passa però attraverso le competenze. Quattro aziende due dieci non trovano le figure professionali di cui hanno bisogno. Quindi non riusciamo a sviluppare progetti di innovazione perché non abbiamo le competenze e non diamo una risposta alla disoccupazione giovanile che continua a crescere. Se non formiamo le persone, ci troveremo ad affrontare la ripresa senza le competenze”.(MiaNews)