Bankitalia: nel 2020 pil Lombardia contratto del 9,4% a causa della pandemia.

Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. GIORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / ANSA / DC

Nel 2020 la pandemia di Covid-19 ha avuto forti ripercussioni sul sistema produttivo e sulla domanda aggregata dell’economia lombarda. E’ quanto rileva la Banca d’Italia nel consueto rapporto “L’Economia della Lombardia”.

Il prodotto interno lordo regionale è diminuito del 9,4% secondo le stime di Prometeia, in misura leggermente più intensa che nella media nazionale. Gli indicatori mostrano che gran parte del calo è avvenuto nel secondo trimestre dell’anno a causa degli effetti recessivi della pandemia e delle misure adottate per contrastarne la diffusione. Dopo il recupero segnato nel terzo trimestre, l’attività economica è tornata a flettere in seguito alla nuova ondata di contagi e sarebbe rimasta debole anche nel primo trimestre del 2021. La produzione industriale è scesa di circa il 10 per cento, in linea con la media italiana. Dopo una contrazione molto marcata nel primo semestre, è cresciuta in misura sostenuta nel terzo trimestre per stabilizzarsi in scorcio d’anno a un livello del 2,6 per cento inferiore al periodo corrispondente del 2019. Nei primi tre mesi del 2021 l’attività è rimasta su livelli analoghi al trimestre precedente.

Sul fronte del mercato del lavoro, a causa della pandemia le condizioni sono peggiorate con una riduzione significativa del tasso di occupazione. Il calo dell’occupazione è stato dell’1,7 per cento (-2,0 in Italia), corrispondente a circa 77.000 occupati in meno rispetto al 2019. (ANSA).