Artigianato in Lombardia, torna il segno + nel II trimestre.

L’analisi tendenziale riguardante il primo trimestre 2019 aveva gelato le attese, registrando, dopo ben 21 trimestri di crescita, una battuta d’arresto preoccupante. Il secondo trimestre 2019 invece segna uan rincuorante inversione di rotta per le imprese manifatturiere artigiene della Lombardia, secondo lo studio sull’andamento economico in regione presentato stamane a Milano da Unioncamere.

Il ritorno del segno positivo per la produzione manifatturiera artigiana lombarda segna un +0,3%, che non induce però a facili entusiasmi.

“La situazione – commenta il presidente Claai-Unione Artigiani, Stefano Fugazzaappare particolarmente altalenante. L’inizio dell’anno aveva proposto dati negativi, mentre oggi sembra che ci sia una reazione positiva. Se però osserviamo le analisi in un’ottica di medio periodo emergono due elementi poco rassicuranti. Da un lato la sostanziale staticità della produzione artigiana nell’ultimo anno, dall’altro l’esigua crescita registrata in quest’ultimo trimestre confrontata con i ritmi di crecita che avevano caratterizzato il 2017.”

Sul fronte ordinativi, prosegue lo sviluppo del mercato estero (+3,3% a livello congiuntutale, +7,5% tendenziale), ma la quota di fatturato riconducibile all’internazionalizzazione dell’artigianato lombardo è largamente minoritaria (8%) rispetto al fatturato totale.

Male invece gli ordini interni, in calo del -0,3% a livello congiunturale, del -1,2% su base annua. “Questo elemento induce a riflessioni profonde – spiega Fugazzaperchè senza una scossa che rimetta in moto il mercato interno, l’Italia rischia la stagnazione. L’insicurezza circa provvedimenti di aumento dell’Iva per rispettare la clausola di salvaguardia europea preoccupa particolarmente, perchè segnerebbe il definitivo declino di tante piccole imprese.”

Incremento invece sul fronte occupazionale, con un +0,7% tra aprile e giugno. Torna a scendere l’utilizzo della Cassa Integrazione, impiegata dal 2,6% delle imprese artigiane lombarde e riguardante lo 0,5% del monte ore complessivo.

La maggior parte  dei settori manifatturieri artigiani della Lombardia, sei su undici, evidenzia una flessione della produzione su base annua. In caduta i settori pelli-calzature (-2,4%) e la siderurgia  (-2,2%). In negativo pure carta-stampa (-1,1%), abbigliamento (-0,9%), tessile (-0,4%) e meccanica (-0,2%). Tra i comparti che riegistrano invece variazioni positive si trovano i minerali non metalifferi (+5,8%), il legno-arredo (+2,9%), gli limentari (+0,7%) e la gomma-plastica (+0,3%). Stabili le altre manifatture.