Air Italy apre a cassa integrazione.

Un momento della manifestazione degli operatori di AirItaly davanti il Ministero dei Trasporti in occasione del tavolo con la ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, i sindacati di settore, Regione Sardegna e Regione Lombardia sulla vicenda AirItaly, Roma, 20 febbraio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

Air Italy apre alla cassa integrazione dei suoi dipendenti. È quanto emerso dal confronto tra Enrico Laghi, uno dei liquidatori della compagnia, Antonio Cuccuini, responsabile relazioni industriali, e i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Anpav, Anpac, Usb, Cobas e Ap. “La settimana prossima l’azienda si incontrerà con i ministeri competenti e verificheranno la sussistenza dei presupposti necessari per accedere alla cig attraverso il Cura Italia”, riferiscono fonti sindacali.

Le sigle hanno poi annunciato che ci sarà un nuovo confronto tra loro e Air Italy. Oggi rappresentanti aziendali e sindacali si sono incontrati per la prima volta dall’11 febbraio, giorno della messa in liquidazione in bonis del vettore. Prima di entrare nel merito delle questioni più urgenti, i sindacati l’hanno sottolineato, definendo la loro convocazione tardiva e criticando l’avvio senza confronto della procedura di mobilità e di licenziamento collettivo. Tornando agli aspetti operativi, Air Italy ha confermato per fine maggio o inizio giugno la cessazione di ogni attività con il completamento delle operazioni di rimborso e di riprotezione dei passeggeri. Massimo riserbo sulla vendita avviata col bando per la manifestazione di interesse nei confronti degli asset aziendali. ” AirItaly conferma di aver ricevuto alcune offerte da soggetti industriali operanti nel trasporto aereo – dicono le sigle – ma nessuna per l’acquisizione dell’intera azienda, solo per gli asset Non aviation e Maintenance”. (ANSA).