In questo Primo maggio, ancora una volta segnato dalla pandemia, la CUB promuove in tutta Italia una giornata di mobilitazione la più unitaria possibile per dare voce al mondo del Lavoro e ai vari movimenti impegnati quotidianamente per la giustizia sociale.
Undici piazze (Milano, Torino, Firenze, Pompei, Ragusa, Catania, Pisa, Roma, Palermo, Messina e Brescia) in cui i lavoratori e le lavoratrici si possano esprimere: “Portare il nostro Paese fuori dalla crisi è possibile – dichiara Marcelo AMENDOLA, segretario Nazionale CUB – ma lo si deve fare in sicurezza. Lavoro, Salute e garanzie di un reddito dignitoso devono tornare ad essere il fulcro dell’azione politica e della pratica sindacale”.
“Si devono affrontare le gravi conseguenze economiche della crisi in atto all’insegna dell’equità e della redistribuzione, chiamando i più ricchi a sostenerne il peso – prosegue Marcelo AMENDOLA – È inoltre necessario affrontare e risolvere le crisi aziendali come Ilva, Alitalia, Embraco, Iveco senza svendere il nostro patrimonio industriale e recuperando una prospettiva operativa nei settori manifatturieri ad alto valore”.
Un rilancio che va realizzato in sicurezza, ribadisce la CUB: “Questo significa che occorre agire per risollevare il welfare pubblico (Sanità, Istruzione, Assistenza e Previdenza) massacrato in anni di tagli selvaggi all’insegna dell’austerità”.
Le piazze mobilitate per la giornata del 1° maggio saranno:
– Milano, Largo Cairoli H 14:30
– Torino, piazza Castello H 9:30
– Firenze, piazza SS. Annunziata H 15:30
– Pompei, piazzale del Santuario di Pompei H 10:00
– Ragusa, piazza San Giovanni H 10:00 – 13:00
– Catania, Via Etnea, H 10:00
– Pisa, ospedale Cisanello H 12:00
– Roma, piazza SS. Apostoli H 10:00
– Palermo, Teatro Massimo H 9:30 – 13:30
– Messina, piazza Unione Europea H 11:00
– Brescia, piazza Duomo H 9:30