Triennale Decameron, appuntamento con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini.

Lunedì 11 maggio, ore 17.00

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, autori, registi e performer

 

Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con gli autori, registi e performer Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, lunedì 11 maggio.


Nell’ambito di Triennale Decameron, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini in dialogo con Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale Milano Teatro, racconteranno il processo creativo che è alla base del loro lavoro, il rapporto con il tempo e la distanza, la funzione del teatro e le strade che lo spettacolo dal vivo potrà prendere nel prossimo futuro.

 

Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.

 

Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.

 

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Il primo lavoro nato dalla loro collaborazione è del 2008, Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Tra il 2010 e il 2011 hanno lavorato al “Progetto Reality” che ha dato vita a due lavori: la performance czeczy/cose (2011) e lo spettacolo Reality (2012), lavoro per il quale Daria Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice. Il loro Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (2013) ha vinto il Premio Ubu 2014 come miglior novità italiana e nel 2016 il Premio della Critica come miglior spettacolo straniero in Quebec, Canada. Hanno poi creato due site specific: Il posto (2014) e Quando non so cosa fare cosa faccio (2015), ispirato al film di Antonio Pietrangeli Io la conoscevo bene. Per Il cielo non è un fondale (2016) Gianni Staropoli ha vinto il premio Ubu 2017 per le migliori luci. Nel 2018 hanno debuttato con due progetti a partire dal film Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni: la performance Scavi e lo spettacolo Quasi niente, per il quale Gianni Staropoli ha vinto un altro Ubu per le luci. Nel 2019 hanno vinto il Premio Riccione alla drammaturgia.