Trasmettere al futuro, giovedì 24 a Villa Carlotta a Tremezzina.

Si concluderà giovedì 24 novembre 2022, con la presentazione del quaderno di studi “Thorvaldsen a Villa Carlotta”, il progetto “Trasmettere al futuro: tutela, manutenzione, conservazione programmata”, realizzato a Villa Carlotta con la collaborazione del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e il contributo di Fondazione Cariplo.

Assegnato nel 2019 e avviato nel 2020, l’importante e innovativo progetto ha portato alla definizione di un piano di conservazione preventiva del Museo e del Giardino Botanico, visti nella loro complessità e in relazione all’ambiente in cui il patrimonio storico-artistico si trova e si modifica.

Le analisi eseguite dai ricercatori del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” sul fregio Ingresso trionfale di Alessandro Magno in Babilonia, fra i più emozionanti capolavori del neoclassicismo europeo, si sono concertate su vari aspetti. In particolare, sono stati indagati il sistema di ancoraggio delle lastre alle pareti, avvenuto mediante l’ausilio di numerosi vincoli metallici mappati con un metal detector, e lo stato di conservazione del marmo, con particolare attenzione a spessori e finiture (la cosiddetta “pelle” del marmo) che potessero rivelare utili indicazioni sulla tecnica utilizzata per la posa e su possibili interventi di pulitura e restauro effettuati nel corso degli anni.

 

Il quaderno “Thorvaldsen a Villa Carlotta”, che contiene testi di Stefania De Blasi, Elena Lissoni, Fernando Mazzocca, Maria Angela Previtera, Sara Tonni e Paolo Vanoli, è impreziosito da un ricco apparato fotografico, che completa l’ampio approfondimento storico, tecnico e scientifico sul fregio protagonista del salone dei marmi di Villa Carlotta. Viene così messo in luce il perfetto accordo tra ricerca, tutela e valorizzazione, obiettivo principale di tutto il progetto.

 

“Trasmettere al futuro: tutela, manutenzione, conservazione programmata”, partendo da un serie di azioni volte a razionalizzare studi e analisi dei rischi già esistenti, in questi due anni ha permesso di fare un aggiornamento secondo un protocollo strutturato e interdisciplinare dei diversi aspetti riguardanti il bene e il contesto in cui è inserito. Le attività di risk assessment effettuate hanno riguardato l’analisi della vulnerabilità sismica e del rischio idrogeologico a cui sono sottoposti il Parco, l’edificio principale della Villa e le parti strutturali presenti. Inoltre, grazie all’esperienza maturata dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali, è stata condotta una puntuale attività di schedatura, che ha consentito di mettere a punto schede conservative edificio-sala-collezione.

 

Sulla base delle criticità osservate, sono quindi stati realizzati tre interventi pilota al fine di migliorare ulteriormente la conoscenza dei beni e ridurre i rischi individuati. In particolare, la messa in sicurezza ha riguardato alcune parti del compendio rispetto alle quali è risultato prioritario intervenire come l’area del parco denominata “Valle delle Felci”, mentre la porzione nord-ovest, esterna e interna, della muratura perimetrale della Villa è stata interessata da un cantiere pilota per mitigare i fenomeni di umidità. Infine, un focus speciale è stato appunto quello riservato al Salone dei marmi con particolare attenzione all’importante fregio di Bertel Thorvaldsen.