Trilogia dei folletti di Maurilio Cacciatore mercoledì 24 alla Scala.

Syntax ensemble porta in scena la performance elettroacustica del ciclo della Trilogia dei folletti di Maurilio Cacciatore.

«Nelle composizioni di Maurilio Cacciatore l’impiego degli strumenti acustici e le risorse offerte dalla musica digitale si coniugano attraverso l’informatica e il ricorso a oggetti elettromeccanici; tra le due estreme polarità rappresentate da un lato dagli strumenti della tradizione e dall’altro dall’elettronica pura si colloca una gamma ampia e variegata di sonorità ibride prodotte da tecniche esecutive non convenzionali». L’interazione e l’integrazione «di musica, aspetti visuali e luci» collocano le sue composizioni «in una dimensione teatrale e drammaturgica».

«Questi tratti s’incontrano nella Trilogia dei folletti che evoca gli esseri fiabeschi di tante tradizioni popolari, piccoli e sfuggenti, burloni e dispettosi, autori di scherzi ora benevoli ora invece maligni». (Cesare Fertonani)

L’intitolazione ai folletti è curiosa, come spiega l’autore stesso: «Il richiamo ai folletti è innanzi tutto un pretesto. Spesso il titolo di una composizione è una diretta conseguenza di quello che si scrive, a volte ci sono titoli che sono motivati dal testo che eventualmente si utilizza o dal riferimento a un contenuto extramusicale o da una dedica. In questo caso invece è il contrario. Fin da quando ero adolescente volevo scrivere un pezzo chiamandolo con lo stesso titolo del primo pezzo della trilogia, Ecco perché ho paura dei folletti. Poi per circa vent’anni non ho mai focalizzato l’idea che una mia composizione potesse avere un titolo simile, sino a quando nel 2019 arrivò l’opportunità di scrivere un pezzo per uno strumento così particolare come il flauto contrabbasso. Nel nostro immaginario culturale l’idea dei folletti è associata da un lato a un aspetto ludico e dall’altro a un aspetto magico, che comunque esulano entrambi dalla realtà. Trasponendo questa idea in musica, la non appartenenza alla realtà coincide con l’uso degli strumenti in maniera non convenzionale. Non si tratta di fare l’abecedario di tutte le tecniche contemporanee ma di porsi in un determinato atteggiamento: nella prima parte dell’ultimo pezzo della trilogia, per esempio, il fatto che flauto e sassofono non sono ciò che sono ma sono piuttosto strumenti a percussione, con tutto ciò che ne deriva nel cercare tecniche che non producono suoni ad altezza determinata ma che comunque rispettano la fisiologia della scrittura strumentale».

PROGRAMMA
MEET DIGITAL CULTURE CENTER
THEATRE
MERCOLEDÌ 24 MAGGIO ORE 20
Syntax Ensemble artist in residence
Ayako Okubo flauto in do e flauto contrabbasso
Mario Marzi sassofoni
Francesco D’Orazio violino
Clara Belladone viola
Fernando Caida Greco violoncello
Maurilio Cacciatore live electronics
Andrew Quinn real time video
TRILOGIA DEI FOLLETTI
per ensemble, luci, video ed elettronica
Maurilio Cacciatore (1981)
Ecco perché ho paura dei folletti (2019, 10′)
per flauto contrabbasso, live video e live electronics
Ho fatto amicizia coi folletti (2021, 17′)
Quattro pezzi per sassofono contralto, tenore e soprano, video e live electronics.
Prima esecuzione nella versione con live video
Folletti traditori (2023, 25′)
per flauto, sassofono, violino, viola, violoncello, live video, lighting e live electronics
Commissione Milano Musica – Prima esecuzione assoluta
In collaborazione con MEET Digital Culture Center