Iseo Jazz: il tributo della Lydian Sound Orchestra a Charles Mingus, appuntamento conclusivo sabato 9.

L’edizione del trentennale di Iseo Jazz, la casa del jazz italiano, si concluderà sabato 9 luglio in uno spazio nuovo per il festival: il suggestivo porto industriale di Iseo ospiterà, infatti, il concerto della Lydian Sound Orchestra, una delle più famose formazioni della scena nazionale, impegnata in un omaggio al grande compositore e contrabbassista afroamericano Charles Mingus in occasione del centenario della nascita (inizio live ore 21, ingresso libero; in caso di maltempo, il concerto si terrà al castello Oldofredi).
Questo organico, formato nel 1989 dal compositore-arrangiatore, direttore artistico, musicologo e docente Riccardo Brazzale (ideatore e direttore della prestigiosa rassegna Vicenza Jazz e coautore del saggio “La storia del jazz”, edito da Hoepli), è senza dubbio la più apprezzata medium-band nel campo del jazz italiano degli ultimi anni, così come è attestato, tra l’altro, dalla vittoria in molteplici referendum specialistici (la rivista Musica Jazz l’ha premiata, per esempio, con il Top Jazz nel 2016 e nel 2018).  
Quello della Lydian è un tentetto atipico, alla maniera della Tuba Band di Miles, della Monk’s Town Hall Orchestra e della Mingus’ Black Saint Band, che si concentra principalmente sulla rielaborazione della tradizione jazz secondo un approccio contemporaneo e una tecnica compositiva il cui scopo principale è mettere in luce lo spirito performativo fra i musicisti, tutti solisti di grande rilievo come dimostra il cast presente a Iseo: Robert Bonisolo (sax tenore e soprano), Mauro Negri (sax contralto e clarinetto), Rossano Emili (sax baritono e clarinetto basso), Gianluca Carollo (tromba e flicorno), Federico Pierantoni (trombone), Glauco Benedetti (bassotuba), Marcello Abate (chitarra), Marc Abrams (contrabbasso), Mauro Beggio (batteria) e, come detto, Riccardo Brazzale (direzione, arrangiamenti e pianoforte).
Per il centenario di Mingus, la band affronterà sia le composizioni del grande compositore e contrabbassista afroamericano sia brani di autori che Mingus suonava o amava molto, in primis Duke Ellington, per costituire un repertorio originale e creato espressamente per Iseo Jazz. Applaudita su molti palcoscenici italiani ed europei, da Umbria Jazz a Manchester, da Milano a Roma, da Torino a Nis, spesso condividendo il palco con ospiti internazionali (tra cui, negli ultimi anni, Paul Motian, Terell Stafford, Charles McPherson, Don Moye, la Mingus Dynasty, David Murray e Jeremy Pelt), la Lydian ha all’attivo numerosi album, tra i quali si ricordano gli apprezzati tributi a Monk (da “Monk at Town Hall & More” a “Ruby, Nellie & Nica”), le personalissime riletture della storia del jazz (“Back to Da Capo” e “The Lydian Trip”) e i live (“Reflections” e “Live in Appleby”). Nel 2014, in occasione del 25° anno di attività, la Lydian ha presentato al Mart di Rovereto, in prima mondiale, le musiche del capolavoro mingusiano “The Black Saint and The Sinner Lady” in forma di opera-ballet, con la compagnia di danza Abbondanza/Bertoni. Fra il 2016 e il 2018, inoltre, questa formazione ha proposto diversi nuovi progetti, anche multimediali, in concerto e su cd. 
 
Nel corso della serata conclusiva del festival verrà consegnato a Riccardo Brazzale il Premio Iseo alla carriera nella sezione musicisti, mentre tra gli operatori il riconoscimento andrà a Corrado Beldì, infaticabile promoter del festival Novara Jazz e presidente di I-Jazz, l’associazione che riunisce più di settanta manifestazioni italiane di jazz e che contribuisce in maniera determinante alla diffusione e allo sviluppo di questa musica nel nostro Paese.