Instapoeti, manifesto del romanticismo pop ai tempi di Instagram.

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Che lo si voglia definire un’evoluzione in chiave moderna dell’amor cortese o l’evoluzione pop della poesia, Instapoeti sta muovendo sempre di più passi interessanti nel panorama editoriale italiano. Definire questo brand della casa milanese Alise Editore come un semplice marchio letterario è un errore grossolano, poiché Instapoeti è a tutti gli effetti un nuovo movimento letterario, nato nella vita reale, nelle esperienze degli autori e sviluppatosi in quella galassia parallela che risponde al nome di Instagram.

Un fenomeno capace di aggregare centinaia di migliaia di followers, pronti a passare dallo scroll dello schermo del proprio smartphone allo sfogliare le pagine di un libro. È la sfida che Instapoeti e Alise Editore puntano a vincere, come dimostra la recente pubblicazione di Gio Filipponi che, dalla pagina Instagram @pensierialsole è passato alla stesura di “Lasciati accadere”. Un libro che non ha avuto paura di sfidare il lockdown, come dimostra l’uscita dello scorso 21 marzo, puntando forte sulla poetica di Filipponi, capace di farsi notare con garbata veemenza, la stessa che travolge dopo la fine di una relazione e che costringe a rialzarsi facendo luce sulla propria vita: un romanzo di rinascita che ha rapidamente scalato le classifiche di Amazon.

Instapoeti, forte di un manifesto che sembra strizzare l’occhio al futurismo che fu, sta riuscendo nell’impresa di riportare le nuove generazioni alla lettura, affrontando tematiche essenziali e mai banali (un rischio che si corre quando si parla d’amore) con un linguaggio attuale ma, non per questo, meno efficace. Che si tratti o meno di una sorta di nuovo romanticismo, i valori della poetica sono dogmi essenziali per un brand che, a giugno, lancerà la sua nuova opera, “Non vedo l’ora di dimenticarti per sempre” di Federica Pala; una storia di amori e addii, morti e rinascite, luci e tenebre, il tutto nell’arco di mille giorni.