I poeti di Apice, incontro dedicato a Bartolo Cattafi giovedì 24 in Statale.

Giovedì 24 novembre, nella sede di via Festa del Perdono 7 dell’Università degli Studi di Milano, si tiene il quinto seminario del ciclo “I poeti di Apice”, dal titolo «Qualcosa di preciso». La voce di Bartolo Cattafi nella poesia italiana del Novecento.

Dopo quattro puntate di taglio trasversale e policentrico, questo quinto appuntamento è il primo interamente incentrato su un “poeta di Apice”, perché proprio presso il Centro dell’Università degli Studi di Milano ne è conservato il ricco, importante fondo archivistico.

L’evento, organizzato in occasione del centenario della nascita di Cattafi, protagonista insieme appartato e originale del nostro secondo Novecento poetico, asseconda e rilancia il fervido risveglio di interesse critico ed editoriale che negli ultimi vent’anni si è registrato intorno alla sua opera. L’incontro si propone di mettere in dialogo alcune fra le voci storiche della critica cattafiana con alcune autorevoli voci nuove, alternando una serie di affondi testuali sulle diverse stagioni della poesia di Cattafi alla disamina dei suoi rapporti davvero singolari e intensi con il mondo intellettuale ed editoriale italiano (e anzitutto milanese) del suo tempo.

Il Fondo Bartolo Cattafi al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano

L’archivio di Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 1922 – Milano, 1979) raccoglie i materiali di una lunga militanza poetica, con quaderni manoscritti e varie stesure dattiloscritte, fino a quelle definitive, dei suoi componimenti. Comprende una ricca corrispondenza scambiata da Cattafi con molti esponenti del mondo letterario e culturale milanese tra gli anni ’50 e ’60, con lettere di Giovanni Raboni, Giovanni Giudici, Luciano Erba, Vittorio Sereni, Vanni Scheiwiller, per ricordare solo alcuni degli amici e poeti con i quali era in contatto.