Consiglio Regionale approva programma triennale per la cultura 2020-2022.

Approvato dal Consiglio Regionale Lombardo il programma triennale per la cultura 2020/22. “Si tratta – spiega il consigliere Pravettoni, relatrice in aula del provvedimento – di un documento che detta gli indirizzi strategici per il prossimo triennio, con l’obiettivo di individuare le priorità d’azione, nonché il percorso operativo ed amministrativo per realizzarle compatibilmente con il quadro finanziario dato dal bilancio 2020-2022. È innegabile, che questo periodo di emergenza dovuto al Covid 19, andrà ad influenzare le priorità individuate all’interno di questo piano triennale. E certamente nei piani annuali che seguiranno, saranno applicate misure specifiche a sostegno del Sistema della Cultura, che è stato uno dei primi ad essere stato colpito duramente dalle restrizioni messe in campo per limitare il contagio. L’improvviso stop delle attività museali, bibliotecarie e dello spettacolo, si inserisce, infatti, in un contesto che mostrava dati molto positivi e di crescita importante negli ultimi anni”.
 
“La vivacità della nostra Regione in ambito culturale prima dell’emergenza sanitaria – prosegue Pravettoni – è dimostrata ad esempio dal fatto che possiede l’8,4% dell’intero patrimonio museale italiano, con la presenza di visitatori in aumento con 14 milioni di visitatori nel 2018 tra musei statali e non. A questo proposito la Card “Abbonamento Musei” si è rilevata un sistema vincente per promuovere l’accesso alle mostre e ai musei inseriti nel circuito, contando ben 26.000 abbonamenti attivi nel primo quadrimestre del 2019, con un crescita del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il suo parterre di abbonati ne fa la più grande associazione di Welfare culturale in Italia. Voglio ricordare anche le 2.200 biblioteche censite in Lombardia, la maggior parte di esse organizzate in Sistemi Bibliotecari, sostenuti da azioni specifiche all’interno di questo piano triennale. Il settore dello spettacolo, inoltre, con più di 5.000 imprese dello spettacolo attive nella regione, grazie alla solida rete produttiva e distributiva e alla una buona tenuta della domanda, collocano la Lombardia in una posizione di primo piano a livello nazionale. Nei prossimi anni l’impegno sarà quello di incentivare la fruibilità e l’accessibilità delle sale ai disabili sensoriali. Infine, l’importanza di questo settore, è dimostrata dal fatto che il Sistema Produttivo Culturale e Creativo sia a livello nazionale che a livello regionale ha un valore stimato nel 6,1% del PIL. In Lombardia questo settore è in crescita e ha un peso sul valore aggiunto nazionale del 26% occupando nel settore 365.000 addetti. Lo scopo di questo piano triennale è quello di proseguire nella creazione di un’ambiente favorevole all’insediamento e allo sviluppo di attività culturali e creative con particolare attenzione ad azioni che attuino i principi espressi nel Programma di legislatura. In particolare, le priorità generali e le innovazioni possono essere riassunte nella valorizzazione del patrimonio culturale, dell’identità e delle ricorrenze storiche, anche attraverso la programmazione d’interventi culturali emblematici, di percorsi tematici e network tra istituti, luoghi della Cultura e altri enti, attraverso il rafforzamento della rete regionale dei siti Unesco e lo sviluppo dei presidi culturali come punto di riferimento per i cittadini. Dall’altra parte il sostegno alla cultura come motore di sviluppo e rivitalizzazione dei territori attraverso azioni di promozione delle attività culturali, degli eventi e dello spettacolo, il rilancio del settore cine-audiovisuale lombardo, la promozione dell’attività giovanile e dell’innovazione, il sostegno al volontariato, ai processi di internazionalizzazione e ovviamente il massimo sostegno alle imprese culturali e creative, motore della valorizzazione del nostro patrimonio anche a fini turistici, commerciali, educativi e occupazionali”.
 
”L’importanza di aver approvato questo piano triennale, nel particolare momento di drammatica criticità che stiamo vivendo – conclude Pravettoni– è quanto mai utile e necessaria per poter immediatamente preparare il piano annuale 2020 ed essere pronti per far ripartire il sistema lombardo della Cultura non appena usciremo da questa situazione”.