Conosci la differenza tra valore reale e valore potenziale di un’opera d’arte?

di Daniela Lauria

Nel mercato dell’arte non sempre il valore culturale e il valore di mercato si trovano allo stesso livello.
E così capita che artisti che hanno avuto un percorso importante, fatto di riconoscimenti e premi, una volta defunti cadano nel dimenticatoio e il valore economico delle loro opere non solo decresce costantemente ma, addirittura, si azzera.
La settimana scorsa, ad esempio, sono stata invitata presso lo studio di un importante artista scomparso da qualche anno.
Gli studio-visit, come si definiscono in gergo, sono momenti molto importanti perché sono la fucina in cui l’artista crea. Spesso lì, regna il disordine “artistico” per cui si trovano disegni, schizzi, pennelli, tele e qualsiasi materiale utilizzato e sperimentato dall’artista stesso, oltre a una quantità di libri pazzesca.
E in effetti, lo studio di questo artista ha mantenuto questa atmosfera veramente emozionante.
Lui è stato un grande artista, oggi però le cose sono cambiate: il mercato non ha voluto continuare a dargli quella “fiducia” di 20 anni fa e le sue quotazioni d’asta sono crollate.
Allora bisogna chiedersi: quanto conta la bravura di un artista per decretarne il successo economico?
Sei il figlio/a o erede di un artista e stai vivendo una situazione simile e non sai come muoverti?
Hai ereditato l’intero studio di un artista e ora non sai quale strada percorrere perché senti da una parte la responsabilità di dare il giusto valore a quell’immenso patrimonio ma, contemporaneamente, temi di cadere nelle mani di persone sbagliate che ti possano spillare denaro in cambio di belle parole?
Ti metto a disposizione la mia esperienza e preparazione.