Selezione del personale. Le 5 domande per capire se hai la stoffa per diventare un esperto

Pretty young woman explaning about her profile to business managers at a job interview

Lavorare a stretto contatto con  le persone, aiutarle a trovare il lavoro più adatto e a dare nuovo  impulso alla loro carriera sono tra i principali motivi che spingono  un professionista a voler diventare un consulente Hr (risorse umane).  Hays, società leader nel recruitment specializzato, da oltre 50 anni  punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro, ha stilato una  lista di cinque domande per capire se si ha la stoffa per diventare un esperto di selezione.

”La professione del consulente Hr è molto gratificante perché,  attraverso l’impegno costante e un processo di selezione mirata,  permette di individuare i talenti migliori da proporre alle aziende,  contribuendo alla loro crescita e dando valore aggiunto al loro  business”, spiegano gli esperti consulenti di Hays.

“Per raggiungere i risultati migliori, però, gli aspiranti consulenti  – avvertono – devono essere ambiziosi, determinati, ma soprattutto  consapevoli che è difficile annoiarsi quando si ricopre questo ruolo.  Colloquio dopo colloquio, incontro dopo incontro, infatti, ci  interfacciamo con i professionisti migliori sul mercato e le aziende  più importanti, ponendoci come riferimento sia per chi offre sia per  chi cerca lavoro”.

Ecco, quindi, cinque domande predisposte dagli esperti di Hays per far capire a chi volesse intraprendere la carriera di Hr se è un lavoro adatto alla persona.

1. Sai ascoltare e comunicare in modo chiaro? Per intraprendere la  carriera del consulente Hr, è fondamentale una buona capacità di  interazione interpersonale. Saper ascoltare e comunicare in modo  chiaro sono caratteristiche imprescindibili per lavorare in questo  settore. Solo ascoltando attentamente candidati e aziende, infatti, si è in grado di comprenderne effettivamente le esigenze e trovare il  giusto match tra chi cerca e chi offre il lavoro. Inoltre, è  fondamentale essere in grado di comunicare con chiarezza ai candidati  quali sono le caratteristiche della posizione aperta, affinché ognuno  di loro sia consapevole delle effettive capacità e responsabilità  richieste dal ruolo.

2. Sei orientato al risultato? L’obiettivo dell’esperto di selezione è quello di trovare i candidati migliori per ciascuna posizione aperta.

3. Hai buone capacità di problem solving?  Capita spesso che un candidato rifiuti inaspettatamente un’offerta di  lavoro che sembra perfetta per lui o decida addirittura di abbandonare il processo di selezione a metà. Per questo, è necessario essere  proattivi, cercare di anticipare tutte le possibili criticità e avere  sempre a disposizione un ‘piano B’ in modo da non farsi cogliere  impreparati e portare, comunque, a termine con successo il processo di selezione.

4. Sei multitasking? Dovendo gestire quotidianamente diversi progetti  e attività, essere in grado di tenere a mente dettagli relativi a  numerosi candidati e aziende è fondamentale per svolgere il proprio  lavoro in modo efficace ed efficiente. Per questo, organizzazione,  ordine e capacità di gestire lo stress sono tra le skill fondamentali  del perfetto consulente.

– 5. Sai costruire relazioni? Fare il consulente significa lavorare con una grande quantità di persone diverse ogni  giorno. Bisogna essere propensi a incontrarne sempre di nuove e saper  sfruttare ogni incontro come un’opportunità per fare networking e per  costruire relazioni solide con tutti gli attori coinvolti nel processo di selezione.

Avere un rapporto di fiducia con candidati e aziende semplifica il  lavoro del consulente e dà vita a un passaparola positivo che genera,  a sua volta, nuove occasioni di networking. Porsi come interlocutori  affidabili, puntuali e attenti è fondamentale per instaurare relazioni durature sia con coloro che offrono lavoro sia con coloro che lo  cercano.