Colloquio di lavoro telefonico? Come superarlo in 6 mosse

Colloquio di lavoro telefonico? Ecco i sei consigli per non sbagliare, perché il telefono può squillare a tutte le ore e farsi foriero di buone o cattive notizie. Alcuni ne fanno un uso parsimonioso, altri ne abusano senza riserve e per affrontare al meglio un colloquio di lavoro telefonico, occorre prestare attenzione a una serie di cose suggerite dal magazine Bianco Lavoro.

Il colloquio di lavoro telefonico è lo strumento che molte aziende utilizzano per affinare la scrematura sulle candidature (solitamente numerose) che arrivano all’indirizzo degli addetti alle risorse umane. Oppure per raggiungere candidati fisicamente lontani, che non è possibile incontrare di persona. Si tratta, in ogni caso, di un passaggio importante, che sancisce il primo contatto con chi potrebbe sponsorizzare la tua prossima assunzione.

La prima cosa da prendere in considerazione è se la telefonata arriva in un momento felice in cui si può assicurare la massima attenzione alla persona che, per ovvie ragioni, rivolgerà un certo numero di domande per capire se si è il candidato che fa al caso suo. Nessuno suggerisce di tirarsi indietro, ma di spiegare al selezionatore che non ci si trovi nelle condizioni ideali per affrontare serenamente l’intervista. Si può chiedere la cortesia di concordare un altro appuntamento telefonico (lasciando che sia lui a decidere il giorno e l’orario) e sfruttare al meglio il tempo che separa dalla sua prossima chiamata.

Quando si è alla ricerca di un lavoro, può capitare di inoltrare candidature in serie, senza prestare la dovuta attenzione all’azienda o al tipo di posizione aperta. E’ uno sbaglio grave, che potrebbe costare caro, specie se il selezionatore dovesse prendere alla sprovvista e raggiungere telefonicamente per chiedere conferma del proprio interesse. Ogni singola offerta va vagliata con attenzione: non si deve andare alla cieca, ma valutare con criterio a chi è bene proporsi. E farsi trovare sempre pronto perché-la chiamata del reclutatore potrebbe arrivare in qualsiasi momento.

Chiedergli di ripetere il nome dell’azienda per cui lavora potrebbe spingerlo a interrompere immediatamente la comunicazione. Collegarsi al sito e consultare i social network dell’azienda per reperire quante più informazioni possibili. Più ci si mostra preparato, più si convincerà il proprio interlocutore che si desidera realmente entrare a far parte della sua squadra.

Trattandosi di un colloquio di lavoro a tutti gli effetti, non ci si può permettere di spararla grossa o di dire cose che non corrispondono al vero. Ricordarsi dunque che il selezionatore potrebbe avere a portata di mano il curriculum vitae e verificare, in tempo reale, se quello che si sta raccontando è stato riportato nel documento che gli è stato inviato. Non bisogna darsi delle arie, ma limitarsi a rispondere alle sue domande, fornendo i giusti approfondimenti, nel caso in cui li dovesse richiedere.

Parlare delle proprie esperienze lavorative o dei percorsi di studio e dettagliare, se viene chiesto, le strategie utilizzate per ottenere determinati risultati. Ma non esagerare perché chi tende a sproloquiare al telefono ha delle ottime chance di venire scartato, senza provocare il minimo senso di colpa in chi lo fa fuori.

Oltre a quello che si dice, si deve fare attenzione anche al modo in cui lo si dice: usare il giusto tono di voce (che non deve essere né troppo squillante né troppo dimesso), scandire bene le parole e procedere alla giusta velocità.

Ricordarsi, inoltre, che non si deve mai interrompere, ma aspettare educatamente che l’interlocutore finisca di esprimere il suo pensiero e rispondere in maniera opportuna, sforzandosi di non essere precipitoso e di non risultare forzatamente sicuro o divertente. Non si è stati chiamati per scambiare due chiacchiere o congratularsi dei propri successi, ma per verificare se si è un candidato che merita di essere sottoposto all’attenzione del suo capo.

Affrontare un colloquio di lavoro telefonico ha degli indiscutibili vantaggi: non ci si devi spostare fisicamente e ci si può permettere di rimanere in tuta, comodamente seduto sul divano del salotto di casa propria. Ma è davvero così? Solo in parte. Potrà sembrare una finezza da psicologi, ma stando alle testimonianze di molte persone, chi si veste in maniera decorosa, sorride nei momenti opportuni e si prepara come se dovesse incontrare l’intervistatore di presenza ha più possibilità di farcela.

Perché trasmette una positività (correlata all’attenzione che presti alla cura dei particolari) che gli addetti ai lavori sono in grado di cogliere e che tendono a premiare. Il che non equivale a dire che bisogna passare dalla parrucchiera per farsi fare un’acconciatura da copertina né correre dal barbiere per accorciarsi la barba, ma evitare di conversare con il pigiama stropicciato o con la camicia macchiata con chi potrebbe spianare la strada al proprio successo professionale.

L’occhio del selezionatore non vede, ma le sue antenne allenate potrebbero captare la tua sciatteria.

Nel corso della telefonata, il reclutatore potrebbe fare delle domande apparentemente ininfluenti. Potrebbe chiedere conferma di alcune informazioni riportate sul curriculum o formulare quesiti troppo generici. Ricordarsi di non spazientirsi mai e di non tirarsi mai indietro. Lo sbaglio peggiore che si possa fare è rifiutarsi di rispondere o tradire insofferenza per quello che viene chiesto. Dietro questa apparente semplicità potrebbe celarsi una fine strategia tesa a verificare come uno se la cava quando non vengono fornite coordinate ben precise. Il reclutatore potrebbe simulare un approccio naif per testare le capacità logiche ed organizzative.

Iniziare bene è di fondamentale importanza, esattamente come congedarsi nel migliore dei modi: concludere in bellezza il colloquio di lavoro telefonico, lasciando un ricordo gradevole all’intervistatore. Prima di salutarlo e ringraziarlo per l’opportunità concessa (senza esagerare perché risulteresti insincero e stucchevole), gli si può rivolgere delle domande sui prossimi step di selezione o chiedere maggiori chiarimenti sulla posizione da ricoprire.

In questo modo, si dimostrerà ancora una volta che si sta investendo tanto su questa intervista e che si spera davvero di essere preso in considerazione per la posizione offerta dall’azienda. Se nel corso della telefonata, è stato avvertito di avere a che fare con un tipo informale, si può anche tentare di congedarsi con una garbata battuta di spirito; ma se si immagina che, dall’altro capo della cornetta, ci sia un professionista serioso, allora meglio lasciare perdere. Una semplice digressione potrebbe inficiare il buon lavoro fatto fin lì, meglio restare nei binari ed evitare di concludere con un effetto pirotecnico che potrebbe disturbarlo.